Scopri quali erano i dischi più attesi nei mesi di gennaio, febbraio e marzo
Venerdì 3 aprile
Anna Burch – If You’re Dreaming (Polyvinyl)
Rispetto al debutto, per questo secondo album la Burch e il produttore Sam Evian hanno “lavorato con limitazioni di tempo autoimposte per essere più concentrati sull’essenza delle canzoni. Il lavoro è stato rapido ma rilassato”.
Everything Is Recorded – Friday Forever (XL Recordings)
“Un’indagine nell’universalità dell’esperienza del venerdì sera”: è il secondo lavoro del progetto di Richard Russell, con featuring di Infinite Coles, Berwyn, Ghostface Killah, Aitch, Maria Somerville e molti altri.
TOPS – I Feel Alive (Musique TOPS)
“Abbiamo passato molto tempo separati, senza lavorare a nuovo materiale e senza andare in tour, semplicemente vivendo, tutti in città diverse. Quando abbiamo iniziato a fare I Feel Alive eravamo tutti positivi su quello che cercavamo di fare e pieni di energia. L’obiettivo era stare insieme in una stanza e suonare”.
Yves Tumor – Heaven To A Tortured Mind (Warp)
Il quarto lavoro dell’artista di Miami porta “in un regno totalmente nuovo, penetrando le contraddizioni, ridefinendo l’espressione attraverso la canzone, e catapultando Yves Tumor nella prossima fase di illusione ed evoluzione”.
Thundercat – It is What It Is (Brainfeeder)
“Questo disco parla di amore, perdita, vita e degli alti e bassi di tutte queste cose. è ironico, ma in diversi momenti della vita puoi vivere situazioni che non necessariamente comprendi… alcune cose semplicemente non sono fatte per essere capite”.
Yaeji – What We Drew (XL)
Dopo l’EP del 2017, la cantante e producer coreana di stanza a New York pubblica il suo debutto sulla lunga distanza per XL recordings, 12 tracce con le collaborazioni di Victoria Sin, Shy One, YonYon, G.L.A.M., Lil Fayo, trenchcoat, Sweet Pea e Nappy Nina.
Venerdì 10 aprile
The Strokes – The New Abnormal (RCA)
Il ritorno dopo sette anni dei newyorkesi già divide fra i soliti ipercritici che parlano di “raccolta di B-side” e gli entusiasti che salutano un ritorno ai fasti degli esordi. Forse, come spesso accade, la verità sta nel mezzo.
Dream Syndicate – The Universe Inside (ANTI-)
Registrato in una sola sessione in presa diretta di 80 minuti senza pause con voce, corni e un tocco di percussioni, The Universe Inside “si sarebbe potuto chiamar The Art of The Improvisers: Tutto quello che abbiamo aggiunto era aria”.
Trace Mountains – Lost in The Country (Lame-O)
“Molte delle canzoni di questo disco”, spiega Dave Benton, suonano un po’ come un risveglio per me, ma in particolare la title track. è molto facile essere catturati dai dettagli della tua vita e perdersi le cose importanti lungo la strada. Lost in the Country è una canzone sul rimpianto e la ricerca delle cose perdute”.
Venerdì 17 aprile
Fiona Apple – Fetch The Bolt Cutter
Attesissimo e discussissimo, il nuovo album di Fiona Apple arriva otto anni dopo l’ultimo lavoro ed è stato “fatto in casa” non soltanto per il lockdown: la cantautrice infatti non esce praticamente di casa da anni.
Shabazz Palaces – The Don of Diamond Dreams (Sub Pop)
“Anche se la costruzione dell’album è meticolosa, è un sorprendente capolavoro si improvvisazione e istinto. è sia cerebrale che automatico, con Butler che annota frasi e idee sul telefono e dà loro forma in tele astratte ed espressioniste”.
Ed O’Brien – Earth (Capitol)
Il chitarrista dei Radiohead fa il suo esordio solista con un album che mescola folk e rave insieme a ospiti come Colin Greenwood (Radiohead), Adrian Utley (Portishead), Glenn Kotche (Wilco), Omar Hakim, Nathan East, Laura Marling, David Okumu (The Invisible), Adam ‘Cecil‘ Bartlett, Richie Kennedy, Marcelo S. Silva, Flood e Catherine Marks.
Lido Pimienta – Miss Colombia (ANTI-)
Il titolo è ispirato alla gaffe di Steve Harvey che a Miss Universo 2015 incoronò Miss Colombia al posto di Miss Filippine, mentre musicalmente scava nella storia della musica afro-latina, anche grazie a uno dei più rappresentativi artisti della comunità afro-colombiana, Sexteto Tabala, ospite del disco.
Venerdì 17 aprile
Oransi Pazuzu – Mestarin Kynsi (Nuclear Blast)
È un disco in cui, dice il cantante e chitarrista Jun-His, “Volevamo senz’altro cercare nuovi orizzonti […] Alcune grandi influenze provengono dagli album di elettronica che ci hanno fatto venire l’idea di avere una canzone che viaggiasse attraverso diversi tipi di portali, mentre veniva mutilata e mutata dal nuovo ambiente”.
Venerdì 24 aprile
Lorenzo Senni – Scacco Matto (Warp)
“Il titolo del disco è Scacco Matto, e c’è un costante ‘avversario’ all’interno delle tracce – come se stessi giocando una partita a scacchi con me stesso. Stavo davvero cercando di portare la musica in un determinato posto per poi passare ad un altro approccio. Volevo vedere fino a che punto avrei potuto spingere le idee che ho sviluppato da Quantum Jelly, e per farlo, dovevo forzare i limiti e le regole autoimposte”.
Venerdì 24 aprile
Ghemon – Scritto Nelle Stelle (Carosello Records)
A tre anni da Mezzanotte, Ghemon torna (in ritardo di un mese rispetto a quanto previsto in origine) con Scritto Nelle Stelle, il nuovo album svelato un pezzo alla volta, “un disco che mescola tutte le anime di Ghemon: la melodia, il rap, una band di musicisti e il lavoro dei migliori producer in circolazione”.
Venerdì 24 aprile
Elder – Omens (Armageddon)
“Questa è musica per una vacanza dalla realtà – o per perdersi in un altro mondo. Ma non è un puro esercizio di escapismo, riflette anche i tempi sempre più cupi, confusi e antagonistici in cui è stato scritto. Un commento alla nostra società che mette il profitto davanti all’ambiente e alle nostre vite”.
Venerdì 24 aprile
Other Lives – For Their Love (PIAS)
Il nuovo album, autoprodotto dalla band, li vede “provare a cogliere la vibrazione di qualcosa di istantaneo”, spiega Jesse Tabish, “Ero irremovibile che non ci saranno stati trucchi e niente a oscurarmi, cosa che avevo fatto psicologicamente e musicalmente”.
Venerdì 24 aprile
Cassowary – Cassowary (Fat Possum)
“Volevo davvero fare un disco che avrei ascoltato”, dice Miles Shannon del suo debutto, “Voglio che la gente ascolti un musicista, con quell’intento. Chiaramente non è solo un album pop con canzoni pop. Volevo sfidare le persone, sonicamente. Voglio che le persone si sorprendano”.
Venerdì 24 aprile
Subsonica – Mentale Strumentale
(in)atteso dal 2004, il “nuovo” disco di inediti dei subsonica è una raccolta di brani strumentali in cui, spiega la band, “Cercavamo una nostra via, esplorando fuori dai confini della forma canzone, per tracciare le coordinate di un viaggio nello spazio come metafora della esplorazione di uno spazio interiore”.