Rumore 359 | Dicembre 2021 – Il meglio del 2021, Daft Punk

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Tutti i contenuti del numero 359 di Rumore, dicembre 2021. Il meglio del 2021, Daft Punk

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Il numero di dicembre è per noi che lo realizziamo e voi che lo leggete un appuntamento fisso quanto atteso: l’articolato riassunto del meglio dell’anno appena trascorso. Anche da conservare a futura memoria per rievocare il bilancio di un anno che sarà ormai distante. Per recuperare titoli o nomi magari persi, valorizzati, cresciuti o dimenticati. Dentro al giornale abitano – secondo il giudizio della redazione e dei collaboratori, quindi un team di oltre 30 persone – le migliori canzoni, serie, fumetti, film, libri. Senza dimenticare i dischi, naturalmente. Quest’anno, tuttavia, per la copertina abbiamo fatto un’eccezione, un po’ come capitò nel 2018 con la cover story esclusiva firmata per noi da Zerocalcare. Per la copertina celebrativa e conclusiva dell’anno abbiamo deciso di guardare a quella che per noi è stata – se non LA notizia – una delle notizie di cronaca musicale più rilevanti del 2021. Ossia lo scioglimento dei Daft Punk, avvenuto ormai quasi un anno fa. Come giornale seguimmo sin dagli inizi, dandone ampio risalto, l’attività della coppia francese: dagli esordi allo sviluppo di carriera sempre più elusivo. La fine ha colto di sorpresa molti, ragione in più per indagare meglio la vicenda artistica di un duo che ha influenzato come pochi altri la musica dell’ultimo trentennio. Abbiamo così messo la patata bollente nelle mani di uno abile come pochi a risolvere problemi: il nostro Francesco Vignani. Che ha intercettato l’amico francese di lunga data della coppia, nonché produttore e collaboratore, Alan Braxe: autore tra l’altro della celeberrima Music Sounds Better With You, per chi la ricorda. E soprattutto, abbiamo intervistato una firma inglese di lusso: Dorian Lynskey, eminenza grigia del giornalismo musicale britannico e mondiale (lo avrete incrociato su “Q”, “Mojo”, “The Guardian”, “Pitchfork” etc.) che i Daft Punk li ha visti da vicino e raccontato nei dettagli, nel corso degli anni. Da queste interviste e racconti parte il numero di “Rumore” di dicembre che chiude il 2021.

daft punk

Guardando la classifica, senza spoilerare troppo a danno dei lettori, ci (ri)troviamo dentro molti dei nomi su cui abbiamo puntato nel corso del 2021: dal pantagruelico album di Iosonouncane al ritorno a distanza degli Arab Strap. Dalla consacrazione jazz di Shabaka Hutchings alla conferma di autori come St. Vincent e Sufjan Stevens. Di più: come già sperimentato negli ultimi anni, la classifica dei dischi dell’anno contiene ben 50 posizioni, tutte ragionate, schedate, approfondite e commentate, voce per voce. Scoprite quindi da soli dove e come si sono orientate le nostre scelte, frutto come sempre di un difficile e meticoloso lavoro di voti, conteggi ed exit poll.

Fra le interviste di approfondimento in zona futuribile ci sono invece quelle al sudafricano Desire Marea, agli italiani Marter e Nigh/T\Mare. Oppure quelle a nomi promettenti apolidi tipo Parcels, inglesi (Wet Leg) o americani come Des Demonas e Blackwater Holylight. Fra i nostri libri del mese spiccano poi i titoli di Ahmir “Questlove” Thompson, The Beatles, la storia folledegli Extraliscio, la biografia di Jeff Buckley, l’attesissimo memoir di Dave Grohl e molti altri.Parliamo della parabola indimenticata degli americani Beau Brummels, fra i pionieri del beat elegante dall’altra parte dell’oceano. 

Il disco – o per meglio dire, i dischi – del mese è quello di Alejandra Ghersi, in arte Arca: tre uscite contemporanee e a sorpresa sul finire dell’anno per uno dei nomi di punta dell’elettronica sperimentale di cui già ci siamo occupati in passato. In Italia svetta invece il piacevole ritorno, dopo alcuni anni di silenzio discografico, della cantautrice Cristina Donà. Analizziamo inoltre le nuove uscite di Small Jackets, A Place To Bury Strangers, Limp Bizkit, Chiello, Black Dice, Converge, Courtney Barnett, Larsen, Lana Del Rey, Death SS, Green Day, Jaga Jazzist, Cateano Veloso, Robert Plant & Alison Krauss, Silk Sonic, Duran Duran, Giorgio Poi, Black Label Society, Roberto Angelini, Elbow, Mokadelic, Klein, Rival Consoles e tantissimi altri. Oltre alle ristampe di Primal Scream, David Bowie, The Black Keys, Can, Gianni Maroccolo, Travis, Frank Zappa etc

“Rumore” 359, novembre 2021, è in edicola al prezzo di 7.00 euro. Disponibile anche la versione digitale da scaricare. Buona lettura!

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SOMMARIO 

L’EDITORIALE
NEWS
PUNTI DI VISTA
MY TUNES
FUTURA

DISCO DEL MESE
RECENSIONI
TREECOLORE
IN ITALIA
RADICI
IN BREVE
SINGOLARE
FLASHBACK
RETROPOLIS

CHE FINE HAI FATTO?
GENTE SOLA
VISIONI
LETTURE
FUMETTI
POSTER-I
BANDA LARGA

Redazione Rumore
Redazione Rumorehttps://rumoremag.com
Rumore è da oltre 30 anni il mensile di riferimento per la cultura alternativa italiana. Musica (rock, alternative, metal, indie, elettronica, avanguardia, hip hop), soprattutto, ma anche libri, cinema, fumetti, tecnologia e arte. Per chi non si accontenta del “rumore” di sottofondo della quotidianità offerto dagli altri magazine.

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