I 20 dischi più attesi di aprile 2021

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Scopri quali erano i dischi più attesi nel mese di gennaiofebbraio e marzo

Venerdì 2 aprile

Dry CleaningNew Long Leg (4AD)
La band londinese debutta con un lavoro – nostro disco del mese – su “dissociazione, evasione, sogni ad occhi aperti, sentimenti complicati di amore, rabbia, vendetta, ansia, cucina, letargia, dimenticanza e sopravvivenza, Il titolo è ambiguo; una nuova gamba lunga potrebbe essere un regalo costoso o una crescita o una riparazione del tavolo”.

Godspeed You! Black EmperorG_d’s Pee AT STATE’S END! (Constellation)
“Abbiamo acceso di nuovo le radio a onde corte, per la prima volta da molto tempo. E abbiamo scoperto che molte cose erano cambiate. I pastori dell’apocalisse erano ancora lì, ma urlavano LA FINE DEI TEMPI ADESSO dove una volta urlavano ‘la fine dei tempi presto’. E i papà radioamatori parlano fra loro tutta la notte delle loro mogli morenti e di quello che hanno mangiato a pranzo e di quello che faranno con le pistole quando arriveranno gli antifa. Questo disco parla di tutti noi che aspettiamo la fine”.

Ryley WalkerCourse In Fable (Husky Pants)
Course In Fable è il primo lavoro del prolifico Ryley Walker per la sua Husky Pants, fondata nel 2019. L’album è stato coprodotto da Walker con JOhn McEntire dei Tortoise, che ha anche suonato synth, piano e vibrafono. Fra gli altri ospiti, Bill MacKay, Andrew Scott Young, Ryan Jewell, John McEntire, Nancy Ives e Douglas Jenkins.

La Femme – Paradigmes (Disque Pointu)
A cinque anni, dall’ultimo Mystère, questo terzo album del gruppo francese include quindici brani scelti tra un centinaio di canzoni composte negli ultimi dieci anni. “Il nostro obiettivo primario è far emergere tutto ciò che scriviamo e componiamo”, spiega il duo storico Sacha Got e Marlon Magnée,

Venerdì 9 aprile

BrockhamptonRoadrunner: New Light, New Machine (RCA)
Kevin Abstract e soci hanno registrato il disco nel 2020 durante il primo lockdown e, dicono, l’esperienza di essere divisi per tanto tempo ha molto influenzato il mood del lavoro, che dovrebbe essere il primo di due album in uscita quest’anno, che forse saranno anche gli ultimi, come ha twittato Kevin.

FlyteThis Is Really Going To Hurt (Island)
Registrato lo scorso anno a Los Angeles con i collaboratori Justin Raisen, Andrew Sarlo e Ali Chant, il nuovo lavoro dei Flyte è una documentazione del cantante Will Taylor che racconta la fine di una relazione attraverso le fasi del dolore e dell’accettazione, con il titolo che evoca la consapevolezza che la decisione che stai per prendere cambierà la tua vita per sempre.

ÅrabrotNoewegian Gothic (Pelagic)
“Norwegian Gothic è il culmine di tutto quello che gli Årabrot hanno fatto negli ultimi 10 anni. Non è solo il culmine della band finora, ma anche una buona indicazione di quello che arriverà. Fondamentalmente è un amalgama di tutte le nostre influenze qui nella chiesa in cui viviamo”.

Venerdì 16 aprile

London Grammar – Californian Soil (Universal)
“La misoginia è primitiva”, dice Hannah Reid sull’album, che parla di prendere possesso della propria vita, “ecco perché è così difficile cambiare. Ma è anche spaventoso. Si tratta di rifiutare la cosa in te stesso che è vulnerabile o femminile. Eppure tutti ce l’hanno”.

Paul McCartney – McCartney III (Imagined) (Capitol)
St. Vincent, Beck, Phoebe Bridgers, Khruangbin, Blood Ornage, EOB, Damon Albarn, Josh Homme, Anderson .Paak, Dominic Fike, 3D RDN, Idris Elba, sono gli artisti che hanno re-immaginato e re-inventato McCartney III.

Conway the Machine – La Maquina
Da solo o in collaborazione coi colleghi della Griselda, Conway The Machine nel 2020 si è tenuto impegnato, pubblicando gli album From a King to a GOD, No One Mourns the Wicked e If It Bleeds It Can Be Killed. Ora arriva questo La Maquina, con i featuring di, fra gli altri, Benny The Butcher, Westside Gunn, J.I.D, 2 Chainz.

MotorpsychoKingdom of Oblivion (Stickman)
Meno di un anno dopo The All Is One, i Motorpsycho tornano con il nuovo album Kingdom Of Oblivion, il ventitreesimo della loro prolifica carriera, perché “i tempi duri richiedono grandi riff”.

Venerdì 23 aprile

Dinosaur Jr. – Sweep It Into Space (Jagjaguwar)
Sweep It Into Space, il nuovo lavoro della band, è stato registrato presso i Bisquiteen Studio di Amherst tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Sarebbe dovuto uscire nel 2020, ma la pandemia ha cambiato le carte in tavola. Alla session di registrazione ha preso parte anche Kurt Vile, presente come co-produttore insieme a J Mascis. 

Khalab & M’Berra EnsembleM’Berra (Real World)
M’berra nasce dall’incontro del produttore italiano con M’berra Ensemble, un collettivo di musicisti maliani dell’omonimo campo nel sud-est della Mauritania. “Non c’è solo una storia da raccontare qui”, dice Khalab, che ha visitato il campo nel 2017 insieme al fotografo Jean-Marc Caimi su invito della ONG Intersos, “Le storie vere includono musicisti, la loro musica, i loro nomi”. 

Sex Gang ChildrenOligarch
Andi Sex Gang e soci – per la precisione il batterista originale Rob Stroud, John Rigby (basso) e Jerome Alexandre (chitarra) – tornano otto anni dopo l’ultimo Viva Vigilante!, per la gioia degli amanti delle atmosfere gotiche e della poesia dark.

Venerdì 30 aprile

Julia Stone – Sixty Summers (BMG)
 Il nuovo lavoro solsta di Julia Stone, la cui uscita era inizialmente prevista per febbraio, è stato prodotto da Thomas Bartlett, alias Doveman e Annie Clark aka St. Vincent, e vede fra gli ospiti Matt Berninger, Bryce Dessner e Stella Mozgawa delle Warpaint. 

Royal Blood – Typhoons (Warner)
Il nuovo album del duo britannico è stato preceduto dal singolo Boilermaker, prodotto da Josh Homme che, raccontano, “come ogni grande produttore è un grande portatore di specchi. Siamo sempre stati fortemente coinvolti nella produzione dei nostri dischi , ma anche se non aveva dubbi sulla nostra abilità continuava a dire ‘avete mai pensato a questa cosa?’. è proprio una macchina da suggerimenti”.

Teenage Fanclub – Endless Arcade (Merge)
“Penso a una ‘endless arcade’”, spiega Raymond McGinley, “come a una città in cui puoi vagare con un senso di mistero, una città immaginaria che va avanti per sempre. Quando abbiamo dovuto scegliere il titolo, sembrava adatto a questa raccolta di canzoni”.

Manchester Orchestra – The Million Masks of God (Loma Vista)
“Se Black Mile”, dice Andy Hull parlando del film concerto A Black Mile To The Surface: The Global Concert Film “era questa idea di ‘dalla nascita alla morte’ questo disco sarebbe davvero più su ‘dalla nascita all’aldilà, concentrandosi sugli alti e bassi della vita ed esplorando cosa potrebbe arrivare dopo’”.

Marianne Faithfull/Warren EllisShe Walks In Beauty (BMG)
Un omaggio alla poesia romantica inglese, con la Faithfull che interpreta testi di poeti come Shelley, Keats, Byron, Wordsworth, Tennyson e Thomas Hood, accompagnata da Ellis ma non solo: al disco hanno infatti collaborato anche Nick Cave, Brian Eno e il violoncellista/bassista Vincent Ségal, con l’aiuto dell’amico di lunga data e manager Francois Ravard.

Gojira – Fortitude (Roadrunner)
La band francese ha registrato il suo settimo album nel suo studio di New York con la produzione del cantante e chitarrista Joe Duplantier, ispirandosi in parte alle sue letture giovanili sulla filosofia tibetana e thailandese: “Dobbiamo esercitarci a staccarci da tutto, a cominciare dalle cose reali. Possiedi meno oggetti, e dai via ciò di cui non hai bisogno, perché un giorno dovremo lasciare andare tutto e, se non lo facciamo, diventeremo semplicemente fantasmi bloccati tra le dimensioni”.

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