Rumore Week: cosa è successo questa settimana (25/6 – 1/7)

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Il nostro riassunto della settimana, sopra e sotto i palchi
dal 25 giugno al 1 luglio 2018

MAYNARD JAMES KEENAN E LE ACCUSE DI STUPRO

“Grazie di cuore a tutti voi che hanno visto oltre questa spregevole falsa dichiarazione che fa solo male al movimento #metoo. E vergogna a quelli che portano avanti questo distruttivo clickbait. Per quanto riguarda la mia risposta in ritardo ma non dovuta, avevo il telefono spento. Dovreste provare”. Con questo tweet il cantante di Tool, A Perfect Circle e Puscifer ha rigettato le accuse mosse da un’anomima sempre via twitter, che sostiene di essere stata violentata dal musicista dopo un concerto nel 2000, quando aveva 17 anni, venti meno di Keenan.

AZEALIA BANKS VS RUSSELL CROWE

Azealia Banks ha lanciato una campagna su GoFundMe per raccogliere i soldi necessari a fare causa a Russell Crowe, che nel 2016, durante un party, l’avrebbe insultata con epiteti razzisti, afferrata per il collo e sputato addosso. La Banks aveva già denunciato per questo l’attore, che però era stato scagionato perché “i suoi comportamenti erano giustificati dall’esigenza di prevenire la violenza minacciata dalla Banks”.
“Non si tratta di soldi”, spiega ora l’artista, “ma di far sapere al mondo che le donne nere sono vittime dello stesso tipo di disgustosa violenza a Hollywood ed è importante mandare il messaggio che anche le donne nere meritano e avranno giustizia in queste situazioni”.

I SOULFLY INCASTRATI

Disavventura on the road per i Soulfly, ma per fortuna nessuno si è fatto male: l’autista ha preso male le misure e il tourbus della band è rimasto incastrato sotto un ponte. È successo a Haarlem, in Olanda, dove il gruppo si è esibito dopo aver disincastrato il mezzo sgonfiando le ruote e raggiunto finalmente il luogo del concerto.

BEAVIS AND BUTTHEAD VS PORTUGAL. THE MAN

Beavis and Butthead tornano sul divano a parlare male di video: succede nella clip che apre i concerti dei Portugal. The Man, dove i due sfattoni animati di Mike Judge criticano Feel It Still (ma poi ne diventano i fan numero uno).

RITA PAVONE VS PEARL JAM

Momenti surreali dopo il concerto dei Pearl Jam a Roma (qua il nostro racconto). Breve riassunto: la band di Eddie Vedder sul palco dell’Olimpico suona Imagine di John Lennon e sullo schermo appare un salvagente con le scritte #apriteiporti e #saveisnotacrime. Il giorno dopo Rita Pavone su twitter li invita a comportarsi da bravi ospiti, non sparlare del nostro governo e pensare piuttosto alle “rogne degli USA” (cosa che hanno fatto peraltro, sia a Roma che alle altre date italiane). Giorgia Meloni e Matteo Salvini rincarano, la prima proponendo di portare i barconi al presunto party esclusivo di cui i PJ sarebbero stati ospiti in Sardegna, mentre il ministro degli interni scrive su Facebook “Onore a Rita Pavone, che non si inchina al pensiero unico!”. L’ultima (speriamo) perla arriva dall’ex sindaco di Riola Sardo, Ivo Zoncu, che addirittura chiede a Salvini di far arrestare i Pearl Jam. Imagine le risate che si saranno fatti.

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E se non vi bastano queste news in pillole, qua trovate quelle musicali e qua quelle scovate dalla rete.

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