The Buttertones, Audacity, The Black Lips, The Growlers, The Frights, SWMRS, Cosmonauts, sono alcuni dei nomi coinvolti nella brutta storia di molestie (anche a minorenni) che sarebbero avvenute dopo concerti, festival, feste, in van o nel retro del negozio della Burger Records, a Fullerton, con conseguente coinvolgimento di persone che lavorano per l’etichetta Burger Records. Dopo quanto emerso negli ultimi giorni, la label statunitense ha comunicato la decisione di cambiare nome e staff. Ecco cosa avevano scritto in un primo comunicato:
Sono state portate alla nostra attenzione diverse storie su artisti Burger impegnati nell’adescamento di ragazze minorenni per sesso, relazioni costruite sullo squilibrio di potere, e incoraggiamento di pornografia da parte di minori. Con questo in mente, vogliamo ricordare a tutti i nostri artisti, e informare la comunità della Burger che abbiamo da tempo una politica di tolleranza zero per questo tipo di comportamento. Tolleranza zero significa rimozione completa da tutte le piattaforme Burger, distruzione di media fisici, e fine dei nostri accordi con voi, nessuna domanda e nessuna eccezione. Se la vostra situazione lo richiede, la segnaleremo alle autorità.
Update: l’etichetta ha cancellato tutti i propri profili social e ha ufficialmente chiuso
In un altro post, l’etichetta comunica di aver cambiato nome in BRGR e i nuovi ruoli all’interno della società: “Per cominciare, il cofondatore Sean Bohrman si sposterà in un ruolo provvisorio. Il cofondatore Lee Rickard sarà immediatamente rimosso dal suo ruolo di presidente, e cederà completamente i suoi interessi nell’etichetta. Jessa Zapor-Gray assumerà l’incarico di presidente ad interim. Jessa arriva alla Burger con una grande esperienza nell’industria musicale e una grande familiarità con il catalogo Burger. Per tracciare una chiara delimitazione fra la vecchia e la nuova Burger Records, l’etichetta diventerà BRGR RECS”. Inoltre aveva scritto dell’idea di creare una label solo dedicata alle donne dal nome BRGRRRL.
Questi cambiamenti, però, non sono abbastanza secondo i gestori dell’account instagram Lured By Burger Records, nato proprio per raccogliere le accuse e le testimonianze sui comportamenti degli artisti Burger. Alcune di queste testimonianze apparivano sotto il post ma secondo alcuni utenti sarebbero state cancellate. “La nuova presidente ad interim è una PR al lavoro per riposizionare una società costruita sulla predazione”, scrivono in un post, “Ha provato a zittirci negli ultimi due giorni”. Sotto i post dell’etichetta, infatti, sono stati rimossi alcuni commenti, che si possono invece leggere nei post di Lured By Burger, e che accusano l’etichetta di essere consapevole o addirittura complice dei comportamenti degli artisti: “La Burger Records”, si legge fra le altre cose, “è responsabile di aver coltivato una cultura basata sulle tendenze pedofile e sulla feticizzazione delle adolescenti, che consente ai predatori di accedere alle migliaia di adolescenti che pagano per andare ai loro concerti quasi quotidiani”.
The Growlers
La band californiana è entrata anche lei pesantemente in questa storia dopo che alcune storie sono arrivate al profilo Twitter @bubblegumsplash dove si raccontava della richiesta a una giornalista di mostrare i seni in cambio di un’intervista. Dopo questo tweet sono susseguite altre accuse di stupro al chitarrista Matt Taylor che avrebbe ignorato in un’occasione il rifiuto di fare sesso senza precauzioni e una seconda volta di essersi tolto il condom durante l’atto. Anche il vecchio batterista dei Growlers, Scott Montoya, è stato accusato di molestie e questo è quanto risposto in privato al profilo.
got a response from scott—- pic.twitter.com/C4q5drbHix
— m (@bubblegumsplash) July 18, 2020
È poi arrivato un post dei Growlers scritto dal cantante Brooks Nielsen dove negano le accuse e confermano che le persone negative della band sono state allontanate.
Buttertones
La band californiana (che ora non è più su Facebook) è vicina al giro di gruppi di cui si parla ma non sono mai stati pubblicati da Burger Records. Erano stati accusati, nello specifico dalla cantante dei Cherry Glazer, Clementine Creevy, che aveva raccontato con un lungo post su Instagram il 16 luglio di una sua frequentazione con il bassista Sean Redman quando lei era minorenne (14 anni) e lui maggiorenne (20 anni) e di quando hanno fatto sesso pur sapendo che lei fosse minorenne (aveva detto di averne 16 a lui). Sean Redman non volle usare il condom e gli trasmise l’HPV (il papilloma virus). Successivamente anche un altro membro del gruppo è stato accusato, il cantante e chitarrista singer Richard Araiza da un utente che è voluto rimanere anonimo. Dopo questi due casi l’etichetta Innovative Leisure ha rescisso il contratto con il gruppo.
Cosmonauts
Alexander Ahmadi dei Cosmonauts è stato accusato di aver violentato una ragazza incosciente a una festa. Con la scusa di mettersi a dormire affianco a lei che era quasi incosciente, la ragazza pare si sia risvegliata con lui sopra di lei con il pene di fuori. La band è stata criticata anche per la frase stampata in una cassetta “You’ll never be as cute as a teenage girl” che ora rimpiangono e non condividono. La band e l’artista hanno chiesto chiarimenti sul fatto avvenuto in merito alle molestie.
The Frights
Il frontman Mikey Carnevale era stato accusato di comportamenti sessuali non consoni e ha pubblicato un post su Instagram di scuse.
SWMRS
In questo caso sarebbe coinvolto il batterista della band, Joey Armstrong, figlio di Billie Joe Armstrong dei Green Day, che avrebbe intrattenuto una relazione di circa un anno con Lydia Night, ora cantante dei Regrettes, che dopo un post degli SWMRS contro i patriarcato ha sentito la necessità di raccontare la sua storia accusando il batterista di cattiva condotta sessuale, cura e altri comportamenti predatori o come descrive la ragazza: “Abusi emotivi e coercizione sessuale da parte di qualcuno in una posizione di potere su di me”. Sono poi arrivate le scuse di Joey Armstrong per come è andata la loro relazione e per aver fallito come compagno e per non averla trattata come avrebbe meritato, prima e dopo pur non essendo d’accordo con alcune cose che avrebbe detto.
CW: abuse
— SWMRS (@swmrs) July 19, 2020
(1/2) pic.twitter.com/ujiyxfMHs4
Dove è stato possibile abbiamo inserito scuse, prese di posizione, chiarimenti o difese qualora ci fossero, mentre dove non li vedete vuol dire che le band o gli artisti non si sono ancora espressi sulle accuse ricevute.
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