Dopo il ritorno live del 2018, quando vennero invitati a suonare a Catania in occasione del trentesimo compleanno degli Uzeda, i June Of 44 sono tornati a lavorare anche in studio. A 20 anni dall’ultimo Anahata, Jeff Mueller, Sean Meadows, Fred Erskine e Doug Scharin pubblicano Revisionist: Adaptations and Future Histories in the time of Love and Survival, in uscita il 7 agosto, distribuito in Europa da La Tempesta e in America da Broken Clover. Il disco contiene nuove versioni di brani già editi, remix e outtake, ma, sottolinea la band, “noi consideriamo in tutto e per tutto come ‘nuova musica’. Abbiamo voluto ripensare una serie di brani con l’obiettivo di renderli ancora nostri anche declinati ad un tempo presente. Siamo cambiati come persone, come musicisti e ci è sembrato che anche questa musica potesse essere adattata a questo cambiamento. le nostre ultime session di registrazione prima dello scioglimento (avvenuto nel 2000) sono state molto precipitose. Non ho mai percepito davvero quei brani come qualcosa di realmente finito”. Nell’album ci sono nuove versioni di brani da Anahata, dall’EP In The Fishtank, un’outtake risalente a delle session in studio datate 1996 e due remix firmati dai Matmos e da John McEntire.
“In questo periodo difficile per la musica, per l’arte, per tutta l’umanità abbiamo trovato un posto dove focalizzare la nostra energia e il processo di realizzazione di questo disco ci ha fornito un’idea di rifugio”, racconta ancora la band a proposito della scelta del titolo del disco, “Questa musica è fatta con amore e la nostra intenzione è quella di condividere questa nostra gioiosa idea di rumore con coloro che lottano per essere liberi. La nostra
musica ha come fine ultimo la sopravvivenza in un mondo in cui governano dignità, uguaglianza, rispetto e senso di comunità”.
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