Nel primo periodo di quarantena Michael Stipe aveva salutato l’Italia con un video (come anche i R.E.M.) ma durante i lockdown e la crisi pandemica è stato ospite di Alessandro Cattelan su Sky Uno nel suo programma E Poi C’è Cattelan.
L’ex frontman dei R.E.M. ha presentato e cantato in streaming (come già accaduto al Late Show di Stephen Colbert) il nuovo singolo No Time For Love Like Now, scritto qualche mese prima dell’esplosione della pandemia da Covid-19, in collaborazione con Aaron Dessner dei National,
Durante il programma non c’è stata solo l’occasione di ascoltar il singolo ma anche di sentire le posizioni dell’artista sulle questioni legate al virus e alle politiche di Trump. Stipe ha anche affermato di aver perso, proprio a causa del virus, una persona a lui molto cara. Ha colto così l’occasione per criticare le modalità di gestione del virus dell’amministrazione dell’attuale presidente degli Usa, Donald Trump, che secondo lui e molti altri, non avrebbe adeguatamente gestito la situazione sottostimando la pericolosità del coronavirus.
Quando Alessandro Cattelan chiede come vede la condotta dell’amministrazione Trump, la risposta è semplice e immediata:
È un fottuto disastro. Ma questo presidente…
A New York faccio parte di un’associazione che si chiara Rise & Resist il cui motto è TRUMP LIES, PEOPLE DIE
Poi si continua parlando dell’utilizzo dei social:
Possiamo vedere, tramite l’attuale presidente degli Stati Uniti, come i social-media possono essere usati in maniera distruttiva per diffondere odio nel mondo
E ancora sulla questione Trump:
Ha a che fare con le priorità di questo presidente e di questa amministrazione, e non potrebbero essere più arretrate. Abbiamo avuto molte avvisaglie per cercare di evitare quello che sta accadendo qui, ma le misure ci cautela non sono state prese in tempo. E quindi adesso ne paghiamo le conseguenze
Michael Stipe rivela anche di un futuro progetto per l’Italia:
Sto lavorando con ICA Milano per una mostra, non so quando la faremo. Si sarebbe dovuta tenere a ottobre e a novembre
Qua sotto potete guardare l’intervista sottotitolata: