Sette donne e altre persone a loro vicine hanno accusato Ryan Adams di molestie e comportamenti sessuali inappropriati. Secondo quanto scrive il New York Times, il cantautore statunitense, di cui in questi giorni si parlava per l’intenzione di pubblicare 3 album nel 2019, avrebbe avuto l’abitudine di promettere il successo in cambio di rapporti sessuali o sentimentali, e di avere comportamenti vendicativi e anche violenti in caso di rottura o rifiuto. Fra le accusatrici ci sono anche la ex moglie Mandy Moore, Phoebe Bridgers e una giovane musicista che all’epoca dei fatti era minorenne. “Il suo volermi controllare”, ha raccontato la Moore, “ha praticamente bloccato la mia capacità di creare nuove connessioni nell’industria durante un periodo decisivo e potenzialmente lucrativo – fra i 25 e i 30 anni”.
“Se la gente sapesse direbbe che sono come R Kelly”, avrebbe invece scritto Adams in chat ad Ava, la bassista con cui nel 2013, quando aveva solo 14 anni, ha intrattenuto una relazione online, offrendosi di produrre il suo album ma chiedendo anche maggiore “intimità”.
Anche il rapporto con Phoebe Bridgers era iniziato con la proposta di produrre il primo disco ma, racconta la cantautrice, dopo una settimana di relazione il suo comportamento e i suoi messaggi erano diventati insistenti e ossessivi. Dopo molte insistenze da parte del manager, aveva accettato di aprire per alcune date, ma “il primo giorno, mi ha chiesto di portargli qualcosa nella sua stanza. Ci sono andata e lui era completamente nudo”.
“Non sono perfetto”, ha scritto il musicista su twitter, negando le accuse, “e ho fatto molti errori. Mi scuso profondamente con chiunque abbia ferito, anche se in modo non intenzionale”.
I am not a perfect man and I have made many mistakes. To anyone I have ever hurt, however unintentionally, I apologize deeply and unreservedly.
— Ryan Adams (@TheRyanAdams) February 13, 2019