Dopo la pubblicazione del libro Yoko Ono. Dichiarazione d’amore per una donna circondata d’odio, Matteo B. Bianchi ha curato la compilation suONO. The italian indie tribute to Yoko Ono, che raccoglie dieci cover di Yoko realizzate da alcuni fra i nomi migliori della scena indie italiana.
Il disco è uscito il 1 febbraio in edizione limitata a 500 copie (di cui 200 gialle), pubblicato dall’etichetta Labellascheggia. L’artwork di copertina è curato da Olimpia Zagnoli, mentre la raccolta comprende artisti molto differenti fra loro, che hanno fornito interpretazioni del tutto soggettive dei brani di Yoko Ono: i beat sognanti di Populous insieme a Lucia Manca, il pop raffinato degli Egokid, la rarefatta ballad di Boosta dei Subsonica con Gaia Trussardi, l’esuberanza disco-samba dei Diva con Lamporama, l’electroclash in caps lock di M¥SS KETA, il rock venato blues di Mezzala, la follia istrionica de I Camillas, il dark-pop de Lemandorle, le ballate elettro-lo-fi di Effe Punto e Bonetti.
Ecco qua alcuni riferimenti sul video: “Le interpretazioni del pezzo di Yoko Ono Death Of Samantha, nel corso degli anni, sono state molteplici e diverse tra loro. In questa versione, eseguita dagli Egokid, Stefano Libertini Protopapa ha immaginato Samantha come una diva del passato, acclamata dal pubblico e amata dagli “amici”. Col passare degli anni Samantha non è riuscita, suo malgrado, ad uscire dal suo personaggio. Vittima di se stessa e intrappolata in quel camerino, su quel palco, in un locale ormai dismesso e dimenticato, lei continua a esibirsi davanti a una platea vuota, perché non può farne a meno, perché non le è rimasto altro. Una metafora di come spesso gli artisti vengano trattati come intrattenimento usa e getta”
Qui sotto potete vedere in anteprima il video di Death of Samantha degli Egokid, una clip “a metà fra Pose e il Paul Morrissey degli anni della Factory”, diretto da Stefano Protopapa, prodotto da Eurocrash e interamente girato presso Labrutepoque Milano.