Dieci video, una settimana, la nostra selezione.
Dal 19 al 25 marzo 2018
Belle and Sebastian – Poor Boy
Con la serie di tre EP dal titolo How to Solve Our Human Problems usciti nel 2018 sono tornati gli scozzesi Belle and Sebastian. Poor Boy, video estratto dalla prima traccia del terzo è ultimo EP, è un ritratto stile Wes Anderson di un bambino che con il suo binocolo spia la vita del colorato e movimentato palazzo di fronte. Tante storie, diverse e in pieno stile B&S.
The Soft Moon – Give Something
Tutti i graffi suonati in Criminal in versione visual, per il brano che Luis Vasquez spiega così: “You give something when I give nothing esprime il mio fallimento nel ricambiare l’amore. Non avere il controllo sull’esigenza costante di sabotare tutte le cose che mi fanno bene, c’è ironia e frustrazione nel sapere che alla fine, l’impossibilità di amare è quello che mi salverà da me stesso”.
Okkervil River – Pulled Up The Ribbon
“è proprio una canzone trascinante”, dice il regista Christopher Good, “stimolante, suona quasi come gli elementi della natura. Ho immediatamente pensato alla spiaggia rocciosa di Rockport, nell’Halibut Point State Park in Massachusetts come scenario adeguatamente evocativo e poi da lì ho solo fatto vagare la mia mente!”
Deproducers – Pianeta verde
21 marzo, primo giorno di primavera e primo compleanno di Botanica, del progetto di Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci, il giorno giusto per un piccolo promemoria sul fatto che nel mondo abbiamo già delle macchine ipertecnologiche che ripuliscono l’aria, producono energia e ci danno da mangiare: si chiamano alberi, e ce ne dimentichiamo davvero troppo spesso.
Pema – Depend
Pema è il progetto di Alex Cohen degli Alex Napping, che ha esordito nel 2016 con l’album Doublethink e tornerà a maggio con Bad Habit. Ad anticipare l’album, questa ballad intensa e sensuale con un video a dir poco singolare in cui, diretta da se stessa, la cantante mangia a morsi una cipolla. E non è molto contenta dell’esperienza.
Preoccupations – Disarray
Il nuovo video dei canadesi Preoccupations alterna calma e frenesia, post punk e shoegaze; un video con pennellate di tempera e paesaggi caldi e ampi. Matt Flegel (voce e basso) racconta che l’ispirazione per questo brano è nata “con l’immagine di una madre che pettinava i capelli delle figlie. Mi piaceva la metafora di spaccare le trecce e pettinarle attraverso i grovigli”.
Andrea Poggio – Miraggi Metropolitani
L’esordio come solista di Andrea Poggio si intitola Controluce ed è uscito per La Tempesta Dischi sul finire del 2017. Miraggi Metropolitani, il nuovo video, rientra in un elegante pop teatrale e sintetico, più esattamente “Una passeggiata sintetica”, come descrive l’artista ex Green Like July. Giacche oversize per citare David Byrne e scritte a neon fluorescenti, costellano il videoclip diretto da Giorgio Calace e Karol Sudolski.
Vive la Void – Red Rider
Vive la Void è Sanae Yamada, metà dei Moon Duo, e Red Rider è il singolo che anticipa il debutto, un brano sulla memoria con la voce che “volevo che fosse come un fantasma, che emergesse e scomparisse nella canzone”, come la protagonista del video, novella Alice che cade in una piscina invece che nella tana del bianconiglio.
Alex Lahey – I Love You Like a Brother
No, non è un video sulla friendzone, è proprio un video sul rapporto tra fratelli, diretto dalla madre di Alex Lahey insieme a Giulia McGauran, fatto di scene di vita quotidiana della Lahey con il fratello minore. Tutto in famiglia dunque, e il risultato vi farà venire voglia di chiamare i vostri fratelli e sorelle per andare a prendere un gelato.
Marilyn Manson – Tattooed In Reverse
“Chi ha permesso a Courtney Love di essere la mia infermiera? Oh cazzo… sono stato io”, scriveva Marilyn Manson prima di diffondere il nuovo video da Heaven Upside Down, in cui appunto appare Courtney Love nei panni di infermiera, in uno dei classici scenari horror-apocalittici dei video di Manson, che stavolta è un ospedale.
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E se non vi sono bastati questi video, qui potete guardarne altri (Run The Jewels, Queens Of The Stone Age, Migos, Jochen Arbeit e Paolo Spaccamonti, Jack White).