Rumore 266 | Marzo 2014

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Primavera in arrivo, a marzo spunta un fiore in mano. E quando si parla di fiori l’iconografia rock pronuncia subito un nome: Morrissey. L’ex voce degli Smiths è per la prima volta nella storia di “Rumore” la nostra storia di copertina. Ritratto in esclusiva dal nostro Alessandro Baronciani, Morrissey è tornato a essere il personaggio musicale chiave della musica inglese, da qualche mese in qua. Autore di un’autobiografia bestseller in patria e in arrivo a brevissimo anche in Italia, Moz è già al lavoro su un nuovo album per la Harvest, sussidiaria della Universal.

Abbiamo deciso di celebrare la sua icona con un mega servizio monografico. Un numero uno come lui non poteva che esser raccontato dal numero uno della critica musicale mondiale. Simon Reynolds dice di lui e della sua autobiografia in una doppia veste. Con un saggio inedito in Italia sul libro di Morrissey; e poi intervistato da Daniele Cianfriglia. Insomma, l’occasione ideale per fare il punto sull’autobiografismo rock e su una delle figure più importanti della storia musicale, attiva da 30 anni esatti.

Siccome poi secondo Reynolds gli studi musicali sul gender sono tra i primi che andrebbero approfonditi, abbiamo deciso di raccontare l’incredibile storia di Laura Jane Grace (nata Thomas James Gabel) e dei suoi Against Me!

La musica pesante queste mese ha due volti: quello italiano, storico, dei pesi massimi Cripple Bastards. E quello dei freakissimi Shrine, intervistati da Claudio Sorge.

Un approfondimento lo merita anche il nuovo atteso album degli stilosissimi Metronomy: Giorgio Valletta ha chiacchierato col leader Joe Mount di lettere d’amore, figli, suono analogico e studi di registrazione.

Il dossier di questo mese è dedicato invece al ribollente mondo dei Teatri Occupati italiani, un movimento ormai enorme che riguarda tutta la penisola, isole comprese come si vedrà.

Vista la mole di ristampe dedicate a Demetrio Stratos e agli Area, Andrea Prevignano ha intervistato Patrizio Fariselli per farsi raccontare quei formidabili anni di sperimentazione da parte del collettivo più influente dell’avanguardia nazionale.

E poi, ancora: i nuovi dischi di Mark Kozelek, Luca Frazzi che ricorda l’amico Freak Antoni, la storia dei Maximo Park raccontata per foto e tutte le nostre solite rubriche.

Rumore 266, marzo 2014, è in edicola e in formato digitale da ora. Buona lettura!

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Rumore è da oltre 30 anni il mensile di riferimento per la cultura alternativa italiana. Musica (rock, alternative, metal, indie, elettronica, avanguardia, hip hop), soprattutto, ma anche libri, cinema, fumetti, tecnologia e arte. Per chi non si accontenta del “rumore” di sottofondo della quotidianità offerto dagli altri magazine.

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