Come riporta Factmag, Pitchfork Media – che questo mese ha pubblicato anche un’app – si calerà nel mondo della carta, e il suo CEO Ryan Schreiber sembra avere una visione che permetterà al magazine di funzionare perfettamente, nonostante le evidenti restrizioni che presenta una versione cartacea. Schreiber ha infatti dichiarato:
Le cose sono decisamente cambiate da quando abbiamo iniziato Pitchfork negli anni ’90. A quei tempi, non esistevano le recensioni online. Adesso invece, ce ne sono veramente poche nelle pagine delle riviste. Ci sono mille dibattiti sul come la carta stia morendo, ma la popolarità dei vinili invece è in crescita, e sono cresciute anche le vendite delle pubblicazioni letterarie. La carta non è morta, ha solo bisogno di più sostanza.
Questo significa che The Pitchfork Review – questo è il titolo che avrà il magazine – si allontanerà dalle news, i ritagli di notizie e i contenuti multimediali tipici del sito, per concentrarsi su elementi che sono più difficili da reperire online, come foto di alta qualità, grafiche e features approfondite. Il materiale sul magazine sarà esclusivo, e non comparirà quindi online.
Schreiber assicura che la rivista sceglierà collaboratori esperti, specialmente nelle forme di scrittura lunghe e narrative, per assisterlo nella sua visione del magazine. Sul primo numero compariranno un articolo retrospettivo sulla carriera di Glenn Danzig, e articoli prolissi su Otis Redding e Van Morrison.
Il sito ufficiale della neonata rivista è thepitchforkreview.com. Un abbonamento per l’Italia costa più o meno 94 euro, contando costi di spedizione e simili. Un po’ lontano dai 45 dollari chiesti agli statunitensi.