La voce dei Dälek non perde vigore

Date:

I Dälek suoneranno il 29 maggio a Torino durante la giornata conclusiva della quinta edizione di Jazz is Dead

RUMORE COVER FB NATALE 2023

di Luca Gricinella

I Dälek suoneranno domenica 29 maggio a Torino durante la giornata conclusiva della quinta edizione di Jazz is Dead Festival. Dopo aver già ospitato, lo scorso 7 maggio, una esponente dell’hip hop non allineata alle tendenze dominanti del mercato come Moor Mother, la rassegna torinese rilancia con lo storico gruppo del New Jersey che prende il nome dal suo MC ed è noto per il suo rap rumoroso, oscuro, “disturbato” e militante.

Per chi non potesse partecipare al festival, ci sarà anche l’opportunità di seguire alcuni concerti in diretta radio (e streaming): Anteloper (Jaimie Branch & Jason Nazary) e Fire! (Mats Gustafsson, Johan Berthling, Andreas Werliin) previsti domenica 29 maggio alle 19.30 e alle 21 saranno trasmessi in diretta su Rai Radio 3. Dalle ore 19.20 alle ore 22 via FM e online chiunque potrà partecipare al festival

I Dälek hanno appena pubblicato per Ipecac il nuovo album Precipice in cui spicca il singolo che ha anticipato l’uscita, A Heretic’s Inheritance, anche per la presenza della chitarra di Adam Jones dei Tool. Will Brooks aka MC Dälek e Mike Manteca aka Mike Mare sono i due attuali componenti di questa esperienza musicale che ha mosso i primi passi a fine anni 90 ed è ancora in salute. Con il primo, voce e frontman del gruppo, abbiamo scambiato qualche veloce battuta in vista della data torinese parlando, tra l’altro, anche della genesi della collaborazione che ha reso A Heretic’s Inheritance uno dei loro pezzi più ammalianti: “Adam è un fratello. Siamo stati in tournée con i Tool nel 2010 e abbiamo legato in maniera familiare. È una brava persona. Dopo quel tour abbiamo sempre parlato della possibilità di lavorare insieme, dunque questa collaborazione è nata in modo organico. In un primo momento il brano era senza di lui, stavo ascoltando la versione grezza e ho pensato ‘Adam suonerebbe bene su questa’. L’ho contattato, gli ho mandato il brano e lui era d’accordo. Si è chiuso nel suo studio per due giorni e mi ha mandato un’intera sessione di ProTools ricca di idee che ha finito per costituire l’intera parte iniziale del brano, che abbiamo lasciato strumentale. Alla fine abbiamo rielaborato l’arrangiamento per arrivare a quello che si sente nell’album. Il modo in cui i sintetizzatori e le chitarre si intrecciavano con la sezione vocale suonava ‘giusto’ e non vediamo l’ora di lavorare su altre cose insieme in futuro”.

I brani di quest’ultimo disco dicono che la musica del duo, dopo più di 20 anni sulla scena, è ancora di impatto e, anche se in apparenza sembrerebbe essere mossa da sentimenti vicini alla rabbia, Brooks ci ha anche rivelato che, in realtà, si lascia ispirare principalmente dall’amore: “L’amore per chi non ha voce. L’amore per quelli che hanno dovuto subire la merda della vita. Amore per quelli che sono messi da parte o dimenticati in questo mondo. Amore per la mia gente e la mia famiglia. Le nostre sono canzoni d’amore”. E anche se oggi, a differenza degli anni 90, gran parte del pubblico più giovane fatica ad associare la musica a concetti come consapevolezza e, soprattutto, militanza, l’esperienza dei Dälek continua dritta per la sua strada, tanto che Brooks rivendica tutto, come se negli ultimi 20 anni nulla fosse cambiato, anzi, secondo lui se si pensa che in questo periodo storico c’è una tendenza all’uniformazione verso generi come trap e drill (con testi per lo più lontani dall’approccio conscious) significa che ci si sofferma solo sul mainstream. “La mia cultura – prosegue – è ricca e molto diversificata con artisti come: Immortal Technique, Kendrick Lamar, Moor Mother, Billy Woods, Elucid, Armand Hammer, Thavius Beck, Fatboi Shariff, Driveby, Mr. Muthafukin’ eXquire, Josiah The Gift, Dev-One, Griselda, Roc Marciano, KA, Gonjasufi, Billion Man Rebellion, HPRIZM, BEANS, Poison Pen, ChinoXL, Linqua Franqa, Saul Williams, Benny the Butcher, DJ Muggs, Crimeapple, ETO, Westside Gunn, Conway the Machine, Sampa the Great, John Morrison, Backxwash, Junglepussy, Your Old Droog, Clppng, Death Grips, Moodie Black, B L A C K I E , LUSHLIFE, Mars Kumari, Oddateee, Shabazz Palaces, Flying Lotus, Houseshoes, Quelle Chris, Nameless, Denmark Vessey, Jimetta Rose, l’intero catalogo Street Corner Music, Joell Ortiz, Pounds 448, Freddie Gibbs, Subtitle, Ho99o9… per nominarne alcuni. Io mi rifaccio proprio ad artisti come Immortal Technique che, con il suo movimento Rebelarmyruns, va davvero nelle strade, dando da mangiare alla gente della comunità. Quel fratello e la sua gente incarnano l’attivismo. Ascoltate le parole della maggior parte, se non di tutti, gli artisti che ho citato… da Kendrick ai Clppng la consapevolezza è lì. Forse molti trovano difficile guardare oltre la top 40? Non lo so. A me sembra che stiamo vivendo un rinascimento della musica e dell’arte, a meno che si abbia bisogno di tutto ciò che ci viene propinato. Tutto quello che bisogna fare è scavare, ascoltare, leggere, guardare. È tutto a portata di mano”.

PIÙ LETTI

More like this
Related

Collezione di Attimi è la mostra fotografica sul punk a Torino. In arrivo la ristampa dello split con Declino e Negazione

La storia del punk a Torino nella mostra fotografica Collezione di Attimi, la ristampa del disco split Mucchio Selvaggio dei Declino e dei Negazione e la t shirt in edizione limitata.

È morto Steve Albini, produttore e musicista

Il grande produttore e musicista Steve Albini è morto a 61 anni

Dischi da ascoltare questa settimana (29 aprile – 5 maggio)

Alcuni dischi da ascoltare usciti questa settimana, dal 29 aprile al 5 maggio 2024

Il Rumoroscopo di maggio 2024

Rumoroscopo: Cosa cantano gli astri a maggio 2024. L’oroscopo di Rumore aggiornato ogni settimana