Personaggio televisivo, conduttore radiofonico, chitarrista e cantante: ci lascia Richard Benson all’età di 67 anni
Il chitarrista, cantante e personaggio televisivo Richard Benson è morto dopo una lunga malattia; ne dà l’annuncio la pagina ufficiale Facebook dell’artista. Aveva 67 anni. Era nato a Woking, in Inghilterra, e il suo nome completo era Richard Philip Henry John Benson. Musicista attivo nella scena underground romana dei primi anni settanta prima nei Buon vecchioCharlie e poi nei Libra, entrambi gruppi di area progressive rock. Inoltre negli anni successivi ha portato avanti la sua carriera solista condividendo il palco con musicisti come Banco del Mutuo Soccorso, Osanna, Stradaperta, Garybaldi, Quella Vecchia Locanda, ma anche artisti stranieri come Van der Graaf Generator, Hawkwind e Soft Machine. Da solista pubblica vari singoli e tre album oltre che produrre due compilation metal Metallo Italia (1985) e Metal Attack (1987). Dopo l’esordio solista Madre Tortura (1999), il secondo album di Richard Benson L’Inferno dei Vivi è stato pubblicato nel 2015 da INRI, prodotto da Federico e Francesco Zampaglione. Successivamente nel 2016 ha pubblicato l’ultimo lavoro Duello Madre.
Poi è arrivata la radio, sua nuova vita intrapresa nel programma Per voi giovani ideato da Renzo Arbore, in cui conduceva uno spazio dal nome Novità 33 Giri, proponendo materiale discografico del periodo. Scriverà anche di musica per la rivista Ciao 2001 e per altre testate come Nuovo Sound. Nella sua carriera ha anche condotto diverse trasmissioni televisive a sfondo musicale, fra cui, sul finire degli anni ’70 sulla rete televisiva TVA 40, la trasmissione Scala A interno 5, ed è stato saltuariamente ospite in varietà sulle reti nazionali. Inoltre ha partecipato al film Maledetto Il Giorno Che T’ho Incontrato diretto e con Carlo Verdone. Eccessivo, provocatorio e ai limiti dell’assurdo, Richard Benson era tante cose e tutte estreme allo stesso modo.
Il ricordo di Carlo Verdone su Facebook:
Uno degli ultimi singoli e video pubblicati da Richard Benson: I Nani