I 20 dischi più attesi di gennaio 2022

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Abbiamo selezionato 20 fra i dischi più importanti e attesi in uscita a gennaio 2022

RUMORE COVER FB NATALE 2023

Cosa ascoltavamo a gennaio 2021? Ascolta qui.

Venerdì 7 gennaio

Dope Lemon Rose Pink Cadillac (BMG)
Il terzo album di Angus Stone a nome Dope Lemon è diviso in due parti: la prima, spiega, “rappresenta l’esperienza Dope Lemon diurna”, mentre la seconda metà conduce l’ascoltatore “nel mondo notturno di Lemon”.

The Weeknd – Dawn
Uscita anticipata per il nuovo lavoro di The Weeknd, che vanta fra ospiti come Jim Carrey, Quincy Jones, Lil Wayne, Tyler, The Creator e Oneohtrix Point Never. “Sei stato all’oscuro per troppo tempo”, dice Carrey, “È tempo di entrare nella luce e accettare il tuo destino a braccia aperte”.

The Wombats – Fix Yourself, Not the World (AWAL)
Prodotto da Jacknife Lee, Gabe Simon, Paul Meaney, Mark Crew e Mike Crossey, il nuovo album dei Wombats è stato registrato a distanza, con Matthew “Murph” Murphy a Los Angeles, il bassista Tord Øverland Knudsen a Oslo e il batterista Dan Haggis a Londra. “Aessere sinceri, è stata pura follia”, secondo Murphy.

Venerdì 14 gennaio

Bonobo – Fragments (Ninja Tune)
L’album, che vede la partecipazione di Jamila Woods, Joji, Kadhja Bonet, Jordan Rakei, O’Flynn e Miguel Atwood-Ferguson, è nato da frammenti di idee e sperimentazioni poi fusi insieme in un’esplosione di creatività alimentata sia dalla collaborazione che dalla fuga di Green nella natura. ​​

Broken Social Scene – Old Dead Young: B-Sides & Rarities (Arts & Crafts)
“Una raccolta di lati B, rarità e outtake tratti da 20 anni di 7 pollici, compilation, colonne sonore, musica inedita e pubblicazioni difficili da trovare. Nonostante sia una compilation, ha la stessa coesione di un album completo meticolosamente curato, con tutti i familiari alti euforici e bassi meditativi”.

Cat PowerCovers (Domino)
Prodotto dalla stessa Chan Marshall, il terzo album di cover della sua carriera include brani di Frank Ocean, Bob Seger, Lana Del Rey, Jackson Browne, Iggy Pop, The Pogues, Nick Cave, The Replacements e molti altri, e anche una nuova versione di Hate, brano contenuto in The Greatest (2006), in questo nuovo lavoro rinominato come “Unhate”.

Elvis Costello & The ImpostersThe Boy Named If (EMI)
“Il titolo completo di questo disco è ‘The Boy Named If (And Other Children’s Stories)’. ‘IF’ è il soprannome del tuo amico immaginario; il tuo io segreto, quello che sa tutto quello che neghi, quello che incolpi per le stoviglie in frantumi e i cuori che spezzi, anche il tuo.”

Earl Sweatshirt – Sick! (Warner)
“Sick! è la mia umile offerta di 10 canzoni registrate sulla scia della pandemia mondiale di coronavirus e dei suoi successivi lockdown. Prima del virus stavo lavorando a un album che avevo intitolato come un libro che leggevo con mia madre (The People Could Fly). Una volta che sono arrivati i lockdown, le persone non potevano più volare”.

Fickle FriendsAre We Gonna Be Alright? (Cooking Vynil)
“Fare questo album ci ha aiutato a superare la tempesta dell’ultimo anno. Ci ha tenuto insieme in un momento di incertezza. Ci ha dato uno scopo quando ci siamo sentiti dimenticati. Quando la terapia (effettiva) ha fallito, queste canzoni sono state un modo per elaborare il dolore, la depressione, tutto ciò che attraversiamo come persone creative dalla mentalità ansiosa che siamo”.

Daniel BlumbergThe World To Come OST (Mute)
Per la prima volta all’opera su una colonna sonora, Daniel Blumberg racconta: “è stata una grande sfida mantenere le qualità uniche della musica improvvisata all’interno della struttura del cinema, ma quell’attrito è qualcosa che mi ha entusiasmato nel lavorare in questo contesto”.

Venerdì 21 gennaio

Aurora – The Gods We Can Touch (Decca)
“Una cosa che mi ha sempre infastidito è l’idea che nasciamo indegni, dovendo ritenerci degni sopprimendo le forze dentro di noi che ci rendono umani. Non perfetti, non impeccabili, solo umani. Potremmo trovare questo potere divino in noi stessi, mentre siamo ancora attaccati e sedotti dalle meraviglie del mondo. La carne, il frutto e il vino. Penso che sia questo che mi intriga degli dei greci. Gli dei del mondo antico. Perfettamente imperfetti. Quasi alla nostra portata. Come dèi che possiamo toccare”.

PalaceShoals (Fiction)
Il terzo album della band londinese “esplora ed indaga cosa è veramente palpabile e reale – cosa sia veramente importante e cosa diventiamo quando moriamo – e la paura di quel momento. La paura di esistere e la paura di morire”, spiega il frontman Leo Wyndham, “è un inno al potere dell’oceano e alla maestosità della natura, e di come, qualche volta, siano le uniche cose che sembrano reali, che vivono e respirano.”

Miles Kane – Change the Show (BMG)
“Questo nuovo lavoro nasce da un intenso periodo di riflessione, perché improvvisamente mi sono ritrovato con molto tempo a disposizione. Ho scritto brani che parlano di alti e bassi, sogni a occhi aperti, amici veri e sentimenti profondi. Ho imparato a lasciare che le cose facciano il loro corso, ma sempre rimanendo fedele a me stesso”.

Yard Act – The Overload (Zen F.C.)
“Dal punto di vista dei testi, penso che sia un disco sulle cose che facciamo tutti: siamo tutti così collegati al sistema di tutti i giorni che non ci fermiamo davvero a pensare ai costrutti che ci definiscono. Ma oltre a questo è piuttosto eccitante, perché ci sono ancora così tante cose che non capiamo; come viene forgiata una mentalità alveare, come si diffondono le informazioni, come siamo d’accordo e supponiamo le cose senza pensare. Alcune persone pensano più di altre, ma molti di questi slogan – ‘Sono di sinistra, non ho torto’ – non portano a nulla. Gammons, Karen, Snowflakes, qualunque cosa – trovo tutto così noioso. Semplicemente non mi interessa”.

Massimo ZamboniLa mia patria attuale (Universal)
“Patria non è parola leggera. Contiene in sé anche il mascheramento delle diseguaglianze, l’esercizio della violenza in difesa di interessi personali o di casta. Ma Patria è ciò che abbiamo, che siamo, presenza immateriale che giustifica l’essenza profonda dei popoli. Perché allora è così difficile pronunciare questa parola per la lingua italiana? A questa domanda sono dedicate le dieci canzoni dell’album”.

Boris – W (Sacred Bones)
Il precedente NO e il nuovo W si intrecciano per formare NOW, un duo di pubblicazioni che interloquiscono fra loro. Dopo il loro album più duro, W sussurra nel l’orecchio dell’ascoltatore con un insieme di stili che vanno dal noise alla new age, con “un filo di deliberazione melodica in ogni canzone che raggiunge con successo l’obiettivo della band di suscitare sensazioni profonde”.

Venerdì 28 gennaio

Pinegrove11:11 (Rough Trade)
“Intitolare il disco 11:11 dovrebbe essere una dichiarazione rincuorante, anche se c’è sicuramente una gamma di emozioni in tutto l’album. C’è molto per cui essere arrabbiati in questo momento e molto dolore da metabolizzare. Ma si spera che le note più forti siano di unità, collettività e comunità. Vogliamo aprire uno spazio in cui le persone possano provare tutte queste cose”.

HazemazeBlinded By Wicked (Heavy Psych Sounds)
“Nell’anno della pandemia, abbiamo deciso di dedicare finalmente i nostri sforzi alla scrittura di un nuovo disco. Con l’avanzare dell’anno e il mondo che diventava più oscuro, la stessa cosa è successa al nostro songwriting. Per questo disco, abbiamo voluto continuare a seguire lo stesso approccio tematico oscuro della nostra versione precedente, ma ancora più sinistro e complesso”.

Alice Glass – PREY//IV (Eating Glass)
“Mi piace fare canzoni che puoi ballare quando sei triste. Ci saranno sempre persone che depredano gli altri per il proprio tornaconto, a volte rovinando la vita per i più fugaci piaceri egoistici. Questa è la natura umana e fa troppo male pensarci. E a volte, l’unico potere che ci sembra rimasto è dire: ‘Ehi, non puoi farmi del male, perché mi sto facendo del male per primo. Ti ho battuto’. È desolante, ma questa è una realtà con cui molti di noi lottano”.

Eels – Extreme Witchcraft (E Works)
A 20 anni esatti dalla loro prima collaborazione all’album Souljacker, Mr E torna a collaborare con John Parish: “una delle persone più pacifiche e gentili che io abbia mai conosciuto. Un vero gentleman. Anzi probabilmente è ‘la’ persona più gentile che io abbia mai incontrato, ma quando è in studio si trasforma in uno scienziato pazzo. La produzione con John Parish porta a dei risultati che non otterresti con altri. Lui ha strumenti ed una mente musicale eccezionale. Probabilmente la sua estrema gentilezza è la sua tecnica per tenere a bada Mr Hyde quando non si trova in laboratorio”. 

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