Ray Dagg, l’ex poliziotto che nel 1969 interruppe l’ultimo concerto dei Beatles, ha raccontato l’episodio al Times
Nel 1969 aveva 19 anni e in un certo senso è diventato una celebrità: parliamo di Ray Dagg, il poliziotto che fermò l’ultimo concerto dei Beatles. La scena della band che viene silenziata e minacciata di arresto durante il concerto a sorpresa sul tetto della Apple Records è tornata alla ribalta dopo l’uscita del documentario di Peter Jackson, Get Back, e ora per la prima volta possiamo conoscere la storia dal punto di vista del poliziotto, che ha rilasciato un’intervista al “Times“.
Nell’intervista, Dagg ammette che la minaccia di arrestare la band per disturbo della quiete pubblica era solo un bluff, e aggiunge: “all’epoca non sapevo che non avrebbero più suonato insieme”.
“Almeno c’è qualcosa in un film da qualche parte che mostrerà per sempre che l’agente Ray Dagg ha spento i Beatles”, ha aggiunto, “se questa sarà l’immagine di me che resterà, se è per questo che la gente mi ricorderà, non è male. Migliaia, milioni di persone non vengono ricordate affatto”. E alla domanda se gli piaccia la musica dei Beatles, risponde di non aver mai posseduto un loro disco e di preferire Simon & Garfunkel.