L’album di Bob Rocket arriverà ad aprile. Un disco che assorbe i suoni cosmici e li rielabora. La voce narrante è dell’astrofisico Amedeo Balbi
Un viaggio che trasporta l’ascoltatore dall’infinitamente piccolo all’infinitamente vasto dove il suono di un pianeta o di una stella viene scambiato per uno strumento musicale. Così Ermanno Capirone, in arte Bob Rocket, ha deciso di portare sulla terra questi “musicisti cosmici”. Encelado, il suo album, uscirà il 23 aprile 2021 via Sounzone.
Riuscire a creare composizioni strumentali basandosi sui suoni emessi dallo spazio – catturati dalle sonde spaziali della NASA – trattandoli come veri e propri musicisti e strumenti musicali, e farne un disco. Le otto tracce che compongono il disco Encelado, seguono un percorso narrativo che parte dal pianeta Terra. In ogni brano la componente stellare costituisce la parte centrale della creazione, ma la spettacolarità sta nel fatto che spesso il suono di una stella o pianeta può essere scambiato per uno strumento musicale: un vero e proprio mix sonoro di sound design astrale e sintetizzatori del pianeta Terra
Nell’ambizioso viaggio musico-stellare l’artista piemontese ha voluto coinvolgere il noto astrofisico Amedeo Balbi che ci accompagna con le sue spiegazioni nelle profondità dello spazio. Bob Rocket ce lo racconta così:
Un viaggio quasi ai confini del sistema solare, sulla luna ghiacciata di Saturno, Encelado. Un satellite composto da uno strato di ghiaccio ed un mare in pressione sotto ad esso, da cui vengono sparate enormi quantità d’acqua e amminoacidi, per mezzo di Geyser, direttamente nel vuoto cosmico. Una volta raggiunta la luna di Saturno entriamo in un mondo onirico e di immaginazione. Purtroppo non siamo ancora in grado di viaggiare personalmente fino a la, ma sicuramente la fantasia ci permette di andare ovunque. Un salto nell’iperspazio e via, verso nuovi confini, della mente e del cosmo e chissà, che non siano entrambe la stessa cosa
Qua sotto potete guardare in anteprima il video di Enceladus: