“È con grande tristezza che annuncio che il mio tempo con King Gizz è giunto al termine”: ad annunciare la sua uscita dalla band sulla pagina della Flightless Records è lo stesso Eric Moore, uno dei due batteristi nonché manager dei King Gizzard & The Lizard Wizard.
“Continuerò a lavorare con Gizz pubblicando dischi ma non sarò più un membro attivo o un manager del gruppo”, spiega Moore, che continua: “A chiunque abbia assistito a uno spettacolo e si sia immerso nel nostro mondo negli ultimi 10 anni voglio solo dire grazie per il supporto. Essere in grado di viaggiare per il mondo ed esibirmi di fronte a voi non è una cosa che do per scontata. Spero che gli spettacoli, i tour e i Gizzfest abbiano fatto colpo e abbiano fornito uno sfogo per la gioia e ricordi duraturi. Sebbene sia profondamente rattristato da questa decisione, non ho alcun rimpianto e mi sono goduto ogni cazzo di secondo in questa band e il viaggio che ci ha portato avanti. Ammirerò sempre la musicalità, la creatività e l’etica del lavoro di ogni singolo membro. Sono stato un fan boy sin dal primo giorno e sono molto grato per tutto ciò che ho imparato con i miei migliori amici al mio fianco. La vita però continua, e sono entusiasta di continuare a far crescere l’etichetta e continuare a sostenere nuovi artisti e attività imprenditoriali fino a quando le luci si spegneranno”.
A casa King Gizzard però non si sta mai fermi: la band dopo il docu-concerto di qualche mese fa, ha pubblicato il documentario RATTY, che racconta la genesi dell’album del 2019 Infest the Rats’ Nest. Il film, diretto da John Angus Stewart, si può noleggiare su Vimeo e il ricavato andrà alle associazioni Australians For Native Title and Reconciliation, BlaQ Aboriginal Corporation, DJIRRA e Indigenous Social Justice Association Melbourne. Mentre pochi mesi fa sono state pubblicate dieci ristampe in formato ecologico.
Il gruppo australiano ha pubblicato recentemente il video di Some of Us, secondo estratto dall’omonimo album in arrivo nel 2020.