Che fine faranno mai i musicisti uber-cool non appena si spostano, seppur di poco, i riflettori sulla loro nicchia? Alcuni evaporano rapidamente, altri si aggrappano con le unghie a un manipolo di nostalgici, altri, come Shigeto, continuano nel loro viaggio. Tornato in Italia per una manciata di date porta sul palco con i suoi campionatori e la sua batteria musica senza confini, beats stratificati, con la complicità di Ian Fink alle tastiere per un’atmosfera jazzata ma pronta a virare in lidi destrutturati. Per noi c’era Starfooker per il racconto fotografico.