Il nostro riassunto della settimana, sopra e sotto i palchi
dal 2 al 8 settembre 2019
MICK JAGGER CONTRO LE GRANDI NAVI A VENEZIA
Dopo Roger Waters, anche Mick Jagger prende posizione alla Festa del Cinema di Venezia, in questo caso schierandosi dalla parte degli attivisti del Comitato No grandi navi che manifestavano al Lido. “Sono felice che lo facciano”, ha detto in conferenza stampa, “perché sono quelli che dovranno ereditare il pianeta. Siamo in una situazione molto difficile, negli Stati Uniti tutti i controlli sull’ambiente che erano stati applicati negli anni scorsi sono stati rimossi dal governo attuale. Gli USA dovrebbero essere leader mondiali per quanto riguarda le politiche ambientali, invece vanno nella direazione opposta. Mi fa piacere che le persone protestino, che sia sul red carpet o altrove”.
ARRESTATO LO SPACCIATORE DI MAC MILLER
Il ventottenne Cameron James Pettit è stato arrestato con l’accusa, fra le altre, di aver venduto a Mac Miller le pillole di ossicodone contenenti fentanyl che ne hanno causato la morte un anno fa. Secondo gli inquirenti, Pettit avrebbe inviato alcuni sms a degli amici subito dopo la notizia della morte del rapper, in cui confida di aver paura di essere arrestato e morire in galera.
IL PROF TI GIUSTIFICA SE VAI A VEDERE I TOOL
Niente scuse strane e morti di vecchie zie immaginarie per un dodicenne texano che voleva andare al concerto dei Tool saltando le prove con la banda della scuola: l’insegnante infatti ha risposto così al padre del ragazzino: “i TOOL sono una BUONA ragione per perdere la lezione. La mia unica risposta, portatemi con voi ragazzi! Sono super geloso che abbia questa possibilità e non lo punirò se sarà assente a causa dei TOOL. Vi piace il nuovo album?”
L’INCIDENTE AL CONCERTO DEGLI IRON MAIDEN
Bruce Dickinson ha interrotto il concerto degli Iron Maiden a Tacoma, nello Stato di Washington, sostenendo che un fan fosse stato picchiato da dieci addetti alla sicurezza. “Abbiamo un fan degli Iron Maiden nel backstage”, ha detto dal palco “che è stato picchiato violentemente da dieci uomini della security. Ho visto uno di loro oltrepassare la transenna e dare un pugno in faccia a un ragazzo alto la metà. Erano in dieci. Dieci! Non siamo qui a fare delle cazzo di arti marziali. Abbiamo suonato per varie centinaia di persone finora in questo tour. Questa è la prima volta che succede una cosa del genere. Non so se in questo posto succede sempre. Non so se è un cazzo di gesto di follia, e spero che quel ragazzo sia in ospedale adesso perché sanguinava dalla testa. E se qualcuno ha un video sarebbe d’aiuto per trovare questi bulli e fottuti criminali. Non è necessario, non è grande, non è furbo. Si chiama Bullismo – semplicemente. Perciò questa è una canzone appropriata. Si chiama The Evil That Men Do”. La polizia, però sostiene che la security era dovuta intervenire a causa del comportamente violento del fan, che stava disturbando il concerto.
LA MAESTRA DI JOHNNY MARR
La foto più tenera della settimana: Johnny Marr incontra dopo un concerto la sua maestra delle elementari, “la donna che mi ha cambiato la vita”, scrive su Instagram, “quando mi ha detto che ero un artista. Quando è venuta al concerto ci siamo visti per la prima volta da allora. Grazie Mary”.
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E se non vi bastano queste news in pillole, qua trovate quelle musicali e qua quelle scovate dalla rete.