Venerdì 5 ottobre
Cat Power – Wanderer (Domino)
Chan Marshall vuole abbracciare nel suo nuovo lavoro tutti i viaggi che ha fatto e le persone che ha incontrato, e “cantanti folk, cantanti blues, e tutto quello che c’è in mezzo. Sono tutti vagabondi, e io sono fortunata ad essere una di loro”.
Ron Gallo – Stardust Birthday Party (New West)
“Ecco di cosa parla questo album”, dice Ron Gallo della sua opera seconda: “ sono io che ballo mentre distruggo la persona che pensavo di essere. Stardust Birthday Party parla dell’evoluzione umana. In particolare, di un’evoluzione umana: la mia”.
Fucked Up – Dose Your Dreams (Merge)
Cambio di etichetta per il nuovo album dei Fucked Up, di cui racconta Owen Pallett, che ha collaborato alle registrazioni: “Un amico mi ha chiesto com’era il disco, e ho risposto “mio dio, i Fucked Up hanno fatto il loro Screamadelica”.
Adrianne Lenker – Abysskiss (Saddle Creek)
“Ogni tanto”, racconta la frontwoman dei Big Thief, “voglio archiviare le canzoni nella loro forma originale. Rispetto al primo album, quando avevo 21 anni, mi ero appena trasferita a New York e lavoravo in un ristorante, ho cambiato pelle”.
Phosphorescent – C’est la vie (Dead Oceans)
C’est la vie: è la vita che succede nei cinque anni fra un album e il successivo: innamorarsi, lasciare New York per Nashville, diventare padre, costruirsi uno studio dal nulla, quasi morire di meningite, diventare padre un’altra volta, farne un disco.
Riviera – Contrasto
I Riviera sono cresciuti e, scrive Elia Alovisi nominando Contrasto disco italiano del mese di ottobre, “per la prima volta, il loro sguardo è diretto di fronte. Non a un passato migliore ma a un presente che tende al futuro”.
Jerusalem In My Heart – Daqa’iq Tudaiq (Constellation)
Il terzo album del duo visual-musicale del canadese Charles-Andre Coderre e del libanese Radwan Ghazi Moumneh è descritto come un “complesso, e rigoglioso, accomulo di linguaggi e tessiture sonore che trascende i limiti della comunicazione”.
Giorgio Canali & Rossofuoco – Undici canzoni canzoni di merda con la pioggia dentro (La Tempesta)
“Fino all’inizio del 2018 non c’erano parole che mi giravano in testa per canzoni nuove. Negli ultimi mesi invece, parole nuove hanno cominciato a scorrere dal basso verso l’alto, e ridendo e scherzando abbiamo fatto il nostro disco migliore”.
Venerdì 12 ottobre
Kurt Vile – Bottle It In (Matador)
Un album nato in viaggio, il nuovo del cantautore di Philadelphia, che racconta: “Ho rimbalzato un sacco in giro e registrato dappertutto. Incontravo la mia famiglia nel mezzo dell’America, e facevamo un viaggio insieme da qualche parte”.
John Grant – Love Is Magic (Bella Union)
“Ogni album che faccio”, dice John Grant, “è più vicino a quello che immagino nella mia testa. Love Is Magic è ancora più vicino a al modo in cui ho sempre voluto che suonassero i miei dischi, ma non avevo mai saputo come farlo succedere”.
Anna St. Louis – If Only There Was a River (Woodsist)
“Con una semplice osservazione”, dice il produttore di questo debutto Kevin Morby, “St. Louis ci porta in una verità infinita che forse non avremmo visto altrimenti. Nel suo mondo il cuore porta dritto all’anima e tutto è ammantato di bellissimo mistero”.
Elvis Costello – Look Now (Concord)
I problemi di salute hanno fermato Elvis Costello dall’andare in tour ma non dal registrare un “uptown pop album”, che “non è il tipo di disco rock’n’roll piccola-scatola-con-le-persone-che-ci-impazziscono-dentro”. Cosa voglia dire, lo scopriremo ascoltando.
Uncle Acid & The Deadbeats – Wasteland (Rise Above)
Prodotto da Geoff Neal, il nuovo album degli Uncle Acid è, secondo il nostro Mario Ruggeri, “il loro approdo definitivo, o una nuova ripartenza, e il disco più hard rock, o embrionalmente heavy metal e insieme punk che abbiano mai realizzato”.
Venerdì 19 ottobre
Cloud Nothings – Last Building Burning (Carpark)
Un disco registrato in soli otto giorni per conservare la spontaneità di una scrittura che vuole essere diversa da tutto: “sentivo che non c’erano molte rock band che fanno quello che facciamo noi. Molti suonano alla grande ma si è perso quel peso che mi piace”.
How to Dress Well – The Anteroom (Domino)
Un album di storie personali “alcune autobiografiche, molte dagli angoli più ingarbugliati della vita” cantate da Krell su basi “dal suono più sperimentale e seducente della sua carriera, con il suo noise elettronico tempestoso, melodie fragili e poesia intensa”.
John Carpenter – Halloween (Sacred Bones)
La mitica saga horror torna al cinema, per la prima volta dal 1982 con il coinvolgimento di John Carpenter, come produttore esecutivo, consulente creativo, e autore della colonna sonora, che omaggia quella composta per il primo film nel 1978.
Richard Ashcroft – Natural Rebel (RPA)
Secondo l’ex Verve il suo quinto lavoro solista è “la mia raccolta di canzoni più forte. Tutti i miei sound preferiti distillati in qualcosa che spero darà ai miei fan un piacere duraturo. Questo è per loro. La musica è potere”.
Venerdì 26 ottobre
Joji – BALLADS 1 (88rising)
Quello di George Miller aka Joji è uno dei debutti più attesi dell’anno: sarà capace lo youtuber giappo-australiano di conservare su disco il suo spirito pungente e originale? Da quello che abbiamo già potuto ascoltare sembra di sì.
Julia Holter – Aviary (Domino)
Il titolo del nuovo album di Julia Holter si ispira a un racconto di Etel Adnan (“I found myself in an aviary full of shrieking birds”) per raccontare “un viaggio epico attraverso la cacofonia della mente in un mondo disfatto”.
Thom Yorke – Suspiria (XL)
Per il suo lavoro sul nuovo Suspiria di Luca Guadagnino, Thom Yorke si è ispirato alla colonna sonora dei Goblin per il film originale di Dario Argento, per fare “incantesimi. So che suona stupido, ma è quello che pensavo. Era una libertà che non avevo mai avuto”.