Intervista Plus: Action Swingers

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The Action Swingers

Action Swingers: New York e il KO metallico nell’era del Grunge
di Manuel Graziani

Intervista Plus o, quello che la carta non riesce a contenere. Quando intervistiamo musicisti per il Rumore che trovate in edicola ci troviamo spesso a dover tagliare materiale per evitare di andare oltre i limiti di caratteri che ci autoimponiamo per creare il giornale. Fortunatamente, non ci sono problemi simili qua sul sito. Per questa prima puntata, Manuel Graziani amplia e arricchisce la sua intervista agli Action Swingers, dimenticate leggende newyorkesi, pubblicata nel numero 288 di Rumore, Gennaio 2016.

Sul finire degli anni ’80, col CBGB che sparava le ultime cartucce, nel rock underground di New York succedevano ancora cose. Belle cose. Ad esempio che un oscuro cantante-chitarrista di nome Ned Hayden potesse mettere in piedi una super band assieme all’ex Pussy Galore Julia Cafritz a fargli da contraltare alla chitarra e voce, tirando dentro Peter Shore (Unsane e Boss Hog) al basso e l’ex Sonic Youth, Pussy Galore e futuro Chrome Cranks Bob Bert alla batteria. Con questa spettacolare formazione nel 1991 gli Action Swingers arrivarono all’album d’esordio su Primo Scree, sotto-etichetta della Caroline.

A dirla tutta Ned Hayden aveva un solido background e non veniva proprio dal nulla. Il padre, cantante e chitarrista dilettante, bazzicava l’ambiente musicale e pare fosse molto amico di Fred Parris della vecchia doo-woop band The Five Satins, nonché compagno di bagordi di Tom Petty. Soprattutto, il suo padrino era nientemeno che Bob Lewis, aka Bob-a-Loo, leggendario DJ degli anni ’60 della WABC Radio di NYC che lanciò le Shangri-Las e che, a detta di Ned, fu il primo a passare in radio negli Stati Uniti il White Album dei Beatles.

L’anno cruciale per Ned Hayden fu il 1976, quando venne investito in pieno dal punk. Sembra incredibile, eppure una figura importante in questa storia è la madre, come mi racconta:

“Avevo 14 anni ed ero un grande lettore della rivista Creem, seguivo con interesse Lester Bangs, Peter Laughner e Richard Meltzer, che scrivevano di punk. Il primo disco che ho acquistato è stato il live del ’69 dei Velvet Underground. Lo presi in uno scatolone di offerte in un centro commerciale per 3,69 dollari. Tuttavia il giorno che mi è cambiato la vita è stato quando mia madre mi ha comprato il primo album dei Ramones e Marquee Moon dei Television da Korvette. Più o meno in quel periodo ho iniziato a suonare la chitarra. Alcuni miei compagni di scuola erano negli Student Teachers, una teen-punk band che suonava assai in città. Ho cantato in pubblico la prima volta in un concerto a scuola, la canzone era I Wanna Be Your Dog degli Stooges. La prima band che ho formato, sempre a scuola, si chiamava The Insane.”

La storia musicale di Ned iniziò a prendere una piega professionale nel 1984 con i garage rockers The Nightmares di cui era uno dei due cantanti-chitarristi. La band incise un solo singolo, Baseball Altamont, che riscosse un buon successo sia di pubblico che di critica. Da college radio hit si guadagnò la nomination come miglior canzone del 1985 al New York New Music Award assieme a Ramones, Lou Reed e Run DMC e ora, circa vent’anni dopo, è tornata in circolo attraverso la bella cover degli Yo La Tengo. Di recente Sports Illustrated l’ha persino inserita tra le 20 migliori canzoni sportive di tutti i tempi.

Quando nel 1986 si sciolsero i Nightmares, Ned si trasferì in California per unirsi ai Pontiac Brothers dell’ex Gun Club Ward Dotson. Ma non funzionò: “Avevo incontrato Ward ad una festa al Maxwell’s, i Nightmares non esistevano più ed io ero un fan dei Gun Club da sempre, così l’ho seguito in California. Devi sapere che in quel periodo eravamo entrambi nella lista di coloro che avrebbero potuto rimpiazzare Bob Stinson nei Replacements. È durata solo un mese perché con Ward non andavo d’accordo, penso di aver suonato con loro non più di 4 o 5 concerti.”

Tornato a New York, Hayden mise su poco dopo gli Action Swingers, che esordirono nel 1989 con il singolo Bum My Trip/Kicked in the Head in formazione a tre con Julia Cafritz e il primo batterista Johan Kugelberg, gran collezionista di dischi e compilatore quello stesso anno della mitica raccolta Killed By Death: Rare Punk 77-82.

La band non ebbe mai il successo sperato. Tanto per dare dei numeri: il primo omonimo album, che è il loro best seller, ha venduto circa 10.000 copie ed ha avuto maggiore eco in Inghilterra, dove fu dato alle stampe dalla Wiiija – legata all’allora potente Rough Trade. Il non essere profeti in patria rimase una costante nella breve vita della band. La triste verità è che negli Stati Uniti non se li inculò mai nessuno. Nel vecchio continente, invece, qualche sciroccato li seguiva con morboso interesse. Io tra questi – ma soprattutto nel Regno Unito, dove i nostri godevano dei favori della critica che contava. Da Everett True del New Musical Express, che li spinse molto, fino al Melody Maker, per non dire del guru John Peel, che li passava in radio costantemente e, in occasione del loro primo tour in UK del 1992, fece persino registrare loro una Session prodotta dal compianto batterista dei Mott The Hoople, Dale “Buffin” Griffin.

Dopo il primo album del 1991 la band era però di fatto già spaccata, con Julia Cafritz che se ne andò per formare le Free Kitten assieme a Kim Gordon. Da lì in poi Ned, rimasto solo al comando, tirerà la carretta un altro paio d’anni incidendo il secondo e ultimo album ufficiale, Decimation Blvd., nel 1993 con una formazione completamente rinnovata. Nel mezzo il gustoso EP di cinque pezzi More Fast Numbers, pubblicato nel 1992 sempre dalla Wiiija. La canzone più rappresentativa, anche per via del titolo, è Courtney Love. Ned mi spiega il perché di questa singolare scelta:

“La storia è semplice: i nostri primi album sono stati pubblicati dalla stessa etichetta delle Hole, nello stesso periodo. Ho incontrato per la prima volta Courtney dopo il loro singolo d’esordio uscito su Caroline, l’etichetta per cui incidevamo anche noi, appunto.” Pretty on the Inside, album di debutto delle Hole è uscito nel 1991 così come l’esordio omonimo degli Action Swingers. “Abbiamo suonato assieme in alcuni concerti a New York e Philadelphia. L’ultima volta che ci siamo visti siamo stati in giro tutto il pomeriggio. Poi a me e alla mia ragazza ci ha messo nella lista degli invitati per il concerto dei Nirvana al Roseland Ballroom di New York… penso fosse l’estate del ’93: quella è stata l’ultima volta che l’ho vista, Kurt invece non l’ho mai conosciuto.”

Nelle diverse incarnazioni degli Action Swingers, dal vivo e in studio, sono transitati una ventina di musicisti. Alcuni anche piuttosto noti come Don Fleming (The Velvet Monkeys, Gumball, Half Japanese e molto altro) nella doppia veste di musicista e produttore, Thurston Moore bassista per una notte al CBGB e J Mascis che ha prestato la sua furiosa e chirurgica opera dietro i tamburi nei pezzi In the Hole e Losing My Cool, che chiudono la raccolta Quit While You’re Ahead pubblicata dalla Caroline nel 1994 e da poco ristampata su vinile dalla In The Red.

In verità si era tornato a parlare degli Action Swingers un paio di anni fa, in occasione della stampa su 7” di Miserable Life/Losing My Cool, pezzi editi datati 1989 e 1990 ma pubblicati per la prima volta su vinile nel 2013 dalla Total Punk. La scintilla è partita da Chad Booth (aka Gary Wrong) del Gary Wrong Group, un’interessante band dell’Alabama che ha coverizzato Miserable Life.

“Rich Evans dei Golden Pelicans che gestisce la Total Punk Records mi ha chiesto di stampare il singolo e siccome è una delle mie etichette preferite ho detto di sì. I gruppi che girano ora sono i migliori degli ultimi anni. È un periodo eccitante e volevo esserne parte. Le giovani band di oggi sono più dentro a quel tipo di roba che piace a me, hanno energia e attitudine… hanno solo bisogno di radersi la barba e abbassare la cinghia delle loro chitarre. I miei gruppi preferiti sono Golden Pelicans, True Sons Of Thunder, Choke Chains, Buck Biloxi, Chicken Snake. Etichette tipo Total Punk, Goner, In The Red e Crypt hanno tenuto in vita la scena. Sono solo un pugno di persone che fa le cose in maniera diy per mantenere vivo il sogno: le apprezzo molto.”

Lo stimolo a rivangare uno dei più grandi gruppi perdenti della Grande Mela me lo ha dato la recente ristampa su In The Red di Quit While You’re Ahead, la raccolta tornata su vinile a 21 anni dalla sua pubblicazione con una scaletta uguale-sputata a quella originale. O meglio, pubblicata per la prima volta su vinile dato che nel 1994 era uscita solo su CD e su cassetta promozionale. Nessun inedito, nessuna bonus track, niente di niente. Cambia solo la copertina, spartana e in bianco e nero in linea con l’originale. Dentro ci sono dieci frustate di garage-punk-noise scheletrico e primitivo. Quattro pezzi sono tratti dai loro primi due 7” del 1989 e 1990. Tra questi Kicked in the Head piazzata in apertura a mettere subito le cose in chiaro, con i suoi due minuti di noise bianco e ripetitivo, al limite del molesto. La voce di Ned, scazzata e disperatissima, fa pensare a Iggy Pop nel periodo più duro degli Stooges.

“Tutti i pezzi sono stati registrati ai Waterworks Studio da Jim Waters con la produzione di Don Fleming. Tra gli inediti il più vecchio è Miserable Life che proviene dalle session del nostro primo 7”. Dice Ned. “Quei tre pezzi (gli altri sono Kicked in the Head e Bum My Trip, nda) li ho scritti in 15 minuti una domenica mattina. Appena due giorni prima avevamo formato la band, la domenica scrissi i pezzi che provammo una sola volta per andare a registrarli il venerdì seguente. Gli altri li abbiamo registrati in momenti diversi nel 1990.”

The Action Swingers 2015

Le cronache riportano che i due pezzi con J Mascis alla batteria sarebbero dovuti uscire su un singolo per la Circuit Records, etichetta e distributore di Long Island presso cui lavorava il compianto Sean McDonnell dei Surgery. Ned me lo conferma: “Sì, è vero. Conoscevo bene Sean e poi la label aveva pubblicato dischi di band valide come Monster Magnet, Cop Shoot Cop e altri. Il tipo che la gestiva mi ha chiesto di fare un singolo pagandoci in anticipo 500 dollari. Così abbiamo registrato quelle due canzoni ma di lì a poco l’etichetta è scomparsa misteriosamente nel nulla.”

La partecipazione di J Mascis alle session di registrazione dietro i tamburi dà valore aggiunto alla raccolta: “J l’ho conosciuto tramite Julia, Don Fleming, Kim e Thurston dei Sonic Youth. Siamo diventati amici, parlavamo a telefono per ore. Lui è un tipo molto tranquillo di persona ma a telefono non la smette più di parlare.” Ned si fa una grassa risata, “al tempo non avevamo un batterista e J si offrì di suonare su quelle canzoni. Eravamo abituati a registrare una sola take ma restammo lì tutta la giornata a provarla all’infinito perché lui è un maledetto perfezionista!”.

Ho scoperto per caso che Ned ha finito di scrivere un libro autobiografico sulle storie che ha vissuto nell’ambiente musicale. Prima di salutarlo non posso non chiedergli di cosa si tratta:

“Ho messo nero su bianco le mie esperienze musicali a partire dal 1988 quando gestivo il CBGB Record Canteen, fino al mio lavoro di responsabile delle vendite della Caroline Records. Ovviamente anche tutto il periodo in cui sono stato negli Action Swingers sino alla fine del 1993: l’arco di tempo sostanzialmente è quello della nascita e della morte dell’era Grunge. Ci sono un sacco di aneddoti sulla scena musicale del Lover East Side, sul CBGB, sul mercato discografico indipendente visto attraverso la lente della Caroline Records, sulle band di New York e sulla scena inglese del tempo, retroscena su Sonic Youth, Courtney Love, Smashing Pumpkins, ecc. C’è anche qualcosa sui vecchi eroi del punk come Ramones e Johnny Thunders… una tonnellata di storie, insomma. Non ho ancora trovato un editore, vedremo.”

Manuel Graziani
Manuel Grazianihttp://www.manwell.it
Manuel = Manwell = brav’uomo al servizio del garage punk rock'n'roll sgarrupato e della narrativa scostumata

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