I Viagra Boys ai Magazzini Generali di Milano concludono il tour italiano, giusto in tempo per farci ascoltare i nuovi brani di Welfare Jazz
foto di Starfooker
L’ultima volta che i Viagra Boys sono passati da Milano il calendario segnava: 8 febbraio 2019 all’Ohibò (RIP) – un’era geologica fa, potremmo dire – e il nostro Starfooker era lì a imprimere il momento nei suoi scatti. Così, sul finire del 2021, in tempo per farci ascoltare i brani dell’ultima fatica, Welfare Jazz, uscita a gennaio di quest’anno, sono tornati in Italia per un tour di tre date (Bologna, Roma e Milano, tutte e tre sold out). Qualche mese fa la band svedese è stata colpita da un lutto interno: la scomparsa del chitarrista e fondatore Benjamin Vallé che da circa un anno appariva un po’ più lontano dal gruppo pur continuandone a far parte, ma avendo lavorato relativamente poco alle registrazioni dell’ultimo LP. Il live dei Viagra Boys è tutto quello che si può immaginare e che si sente su disco: punk viscerale, blues marcio, post punk poco ortodosso, free jazz con un sax egocentrico a diluire la sostanza – alcune volte anche troppo, a dire la verità. Sebastian Murphy vagabondeggia sul palco, beve svariate birrette, declama i testi. Ain’t Nice entra di diritto nella piccola cerchia dei loro migliori brani, insieme a Sports e Worm. In apertura le Automatic da Los Angeles: new wave plumbea, mid tempo e acerbamente fin troppo minimale per sentirne l’impatto su un palco così. Gli scatti, ovviamente, sono del nostro Starfooker
Automatic
Automatic
Automatic
Automatic
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Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
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Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
Viagra Boys
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