La title track Falene è il primo estratto del nuovo e intenso mini album dei WOW
Dopo il loro apprezzato album Come La Notte, pubblicato nel 2019 – di cui vi avevamo fatto ascoltare in anteprima il singolo Nina – i WOW sono tornati con Falene, un mini album in una versione speciale limitata, in uscita per Maple Death il 10 dicembre, che potete ordinare qui. Durante il lockdown il quartetto Roma Est ha suonato al festival liberatorio Meletao sui Monti Simbruini nel mezzo di una foresta. Secondo quanto raccontano, una notte una falena iniziò a danzare sopra il fuoco attratta dalla luce e dopo alcune piroette si tuffò nelle fiamme.
In qualche modo Come La Notte ha anticipato molte delle atmosfere e delle emozioni che si sarebbero incontrato durante il confino e l’isolamento. Falene invece nasce direttamente da quelle ceneri, case spettrali, ritrovi clandestini, una vecchia farfisa salvata dalla polvere che ha acceso il motivo iniziale della title track dell’album, una marcia cupa, una mini-opera che ondeggia dolcemente, spruzzata dal bellissimo sax interpretato da Gianlorenzo Nardi e da una delle più intense esecuzioni di China su nastro, prefigurata da Ondes Martenot di Julie Normal che eleva graziosamente l’intro di Anticoda.
Il remix di Occhi Di Serpente di Tropicantesimo dà nuova vita al classico di Come La Notte. Partirai, cantata da Leo Non, è ancora una volta WOW nella sua forma più pura, evasione al massimo incapsulata in una pepita di rock’n’roll primitivo e night club degli anni ’60. In anteprima su “Rumore” vi facciamo ascoltare la title track Falene, un pezzo lungo 9 minuti che contiene tutto il mondo dei WOW, dal cinema al folk scuro.