Sing Backwards And Weep, il memoir di Mark Lanegan, è pubblicato in Italia dall’Officina di Hank
È stato uno dei memoir che più ha fatto parlare di sé, Sing Backwards and Weep di Mark Lanegan, che adesso possiamo trovare anche nelle librerie italiane grazie a L’officina di Hank, tradotta da Lucia Morciano. “Siamo di nuovo sulla scena di Seattle”, si legge nella sinossi, “quella che ha cambiato il volto della musica. C’è un’altra storia da raccontare, fatta di note dolenti e meravigliose, di derive sofferte e nitide affermazioni: è la storia di Mark Lanegan, voce e guida degli Screaming Trees, che ha segnato con i suoi toni cupi e graffianti il sound di un’epoca, quella in cui la città ‘supersonica’ era il centro esatto del Rock’n’Roll. Una carriera lunga e tormentata, una vita di eccessi e di contraddizioni, un artista che si racconta senza indulgenza, ma anche senza cadere nel cliché del sopravvissuto. Attraverso quattro decadi, Lanegan disegna il suo personalissimo orizzonte musicale, composto dalle tante suggestioni e collaborazioni che ha incrociato lungo il suo cammino. Un resoconto sincero fino all’estremo, scritto con uno stile pungente e scanzonato in cui echeggiano i grandi miti letterari della sua epoca, come William Burroughs, Hunter Thompson e Charles Bukowski. Ne viene fuori in ogni caso l’amore disperato per la musica: punto di partenza e di arrivo di un’esistenza avventurosa e randagia”.
Appena è stato pubblicato in lingua inglese, come detto, aveva fatto immediatamente discutere per un episodio raccontato da Lanegan, avvenuto nel 1996 quando gli Screaming Trees erano supporter degli Oasis nel loro tour negli Stati Uniti. A distanza di anni non se le sono mandate a dire Liam Gallagher e Mark Lanegan, tanto che l’ex voce degli Oasis dà del tossico nervoso a Mark Lanegan che risponde dandogli del cocainomane. La stima e la sana competizione vince sempre…