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Rumore 353 | Giugno 2021 – Amy Winehouse, dieci anni senza la sua voce

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Tutti i contenuti del numero 353 di Rumore, giugno 2021. Amy Winehouse, dieci anni senza la sua voce

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La drammatica vicenda personale da tempo rischia di oscurare la parabola artistica di Amy Winehouse. Raccontata, ieri come oggi, in libri, documentari, speciali, antologie, la breve storia di quella che potremmo chiamare la star bianca della black music si è riverberata in ogni angolo del mondo. Specie nell’ultimo decennio, visto che proprio all’estate del 2011 risalgono le sue ultime esibizioni e, infine, la prematura scomparsa dell’artista britannica. Con 28 anni ancora da compiere e appena due album pubblicati in vita, quello di Amy Winehouse è stato un percorso artistico (e di vita) spezzato e spazzato via in modo più che violento. L’unicità della sua voce – dolcemente ruvida e ben presto divenuta iconica, come tutto il suo personaggio, dal fascino fuori dal tempo – assieme alla ripresa di stili tipici e meravigliosamente distanti dalle mode propri della musica nera (dal reggae al soul, dall’R&B al rocksteady) l’hanno presto fatta diventare una figura leggendaria della storiografia pop contemporanea. Un ruolo in cui la prematura scomparsa ha naturalmente giocato un ruolo importante, se non addirittura preponderante. L’uscita recente di un voluminoso Live At The BBC – dove sono raccolti tutti i suoi classici e una serie di cover in versione dal vivo – ci permette di ritornare sulla sua carriera, tra evoluzioni e involuzioni artistiche e personali. Il tutto riassunto dalla abile penna di Daniela Liucci, che la ritrae e la ricorda a dieci anni esatti dalla sua morte, anche grazie alle parole dell’amico fraterno e fotografo Charles Moriarty. Da qui parte “Rumore” 353, giugno 2021.

Restiamo appena sopra la Manica per un approfondimento legato a una scena. Qualcuno in Inghilterra l’ha chiamata crank wave. Per altri si tratta di una evoluzione aggiornata, a un quarto di secolo di distanza, del cosiddetto post rock. Visioni critiche a parte, da un retroterra punk – spalmato su un solido cemento new wave – arriva la band inglese chiamata Black Midi. Giunto al secondo album, il “fumettoso” ensemble londinese conferma tutto ciò di buono che scrivemmo a proposito del debutto del 2019. Il gruppo in questione fa il paio con un’altra formazione inglese sperimentale, ma esordiente: stiamo parlando degli avventurosi Squid, quintetto accasatosi presso la Warp Records. Mauro Fenoglio ci fa da guida all’interno di questo viaggio dentro il suono inglese più avveniristico del momento, intervistando entrambi i protagonisti. 

Spostandoci geograficamente rientriamo svelti in Italia, ma sempre con una prospettiva però rivolta all’estero. Il nostro speciale dedicato all’elettronica mutante prende in esame un paio di ambiziosi progetti nazionali: il bolognese Alessandro Cortini (già al lavoro fra gli altri con i Nine Inch Nails) e Palazzi D’Oriente, dal Lago Maggiore. Due progetti e due dischi freschi di stampa che guardano al pubblico e al mercato estero. E lo fanno con pieno merito artistico. Giorgio Valletta e Nicholas David Altea disegnano per noi questo scenario elettronico da esportazione con altrettante interviste.

Ritornano i nostri dossier di approfondimento sotto forma di racconto esteso e personalizzato: questa volta al centro del dibattito mettiamo un supporto discografico a noi tutti molto caro da decenni, ma che sta vivendo da anni un periodo di appannamento e crisi: il compact disc. Dentro ci sono numerose implicazioni, dallo streaming al ritorno del vinile, dalla smaterializzazione della musica alla sua persistenza nella memoria e non. Per l’occasione abbiamo chiesto al nostro massimo esperto, Maurizio Blatto, un percorso caldo e ragionato “in difesa del cd”: tornerà di moda? Scomparirà? Si affiancherà ad altri formati? Sopravviverà? A queste e altre domande abbiamo provato a rispondere grazie appunto a una guida d’eccezione.

Aggiungiamo poi un ricordo del Maestro Franco Battiato, da poco scomparso e nostra recente copertina; e interviste a progetti nuovi come India Jordan, Studio Murena, You Nothing., Stubborn Heart, Mustafa; oltre a due ragazze di grande talento in ascesa: Marina Allen e Maria Valentina Chirico. Raccogliamo le dieci canzoni preferite di tutti i tempi da Polly Paulusma, stimata cantautrice di ritorno dopo anni di silenzio. Fra i libri vanno segnalate le autobiografie di Flea dei Red Hot Chili Peppers, oltre al ritorno di Tracey Thorn e a un nuovo titolo sulla storia de I Camillas.

Analizziamo come al solito moltissime novità discografiche, fra cui spiccano i due dischi del mese, assai lontani ma ugualmente misteriosi e carichi di fascino: quelli di Blak Saagan e Arooj Aftab. Recensiamo pure le nuove uscite di The Black Keys, Kings Of Convenience, Roisin Murphy, A Minor Place, Jorja Smith, Caparezza, Lou Barlow, Not Waving, Weezer, Rostam, Garbage, Wolf Alice, Flying Lotus, Casino Royale, Jim O’Rourke, Ministri, Snoop Dogg, News For Lulu, London Grammar, Red Fang, James Senese, Frah Quintale, Fink e tantissimi altri. Fra le ristampe si segnalano invece Tame Impala, Laurie Anderson, Kina, Can etc. 

“Rumore” 353, giugno 2021, è in edicola al prezzo di 7.00 euro. Disponibile anche la versione digitale da scaricare. Buona lettura!

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SOMMARIO 

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