Pavor Nocturnus (Eugenio Mazza) e H3ml0ck (Matteo Spadaro) partono dalle opere del misterioso pittore Hyeronimus Bosch e le trasformano in musica e video
Il progetto Bosch ha un’aurea grandiosa anche grazie alla sua natura: la trasposizione dell’arte in musica. Nello specifico l’ispirazione nasce dalle opere del misterioso e assai enigmatico pittore olandese Hyeronimus Bosch, che tramite un intenso lavoro audio/video di Pavor Nocturnus (Eugenio Mazza) e H3ml0ck (Matteo Spadaro) vengono trasformate in musica: drone/ambient oscura e sperimentale. Uscirà il 9 aprile in download digitale e edizione digi-sleeve CD + DVD su Toten Schwan Records e Dio Drone.
Un tentativo di trascrivere in musica visioni e atmosfere complesse che fanno parte della simbologia escatologica della pittura di H. Bosch. Sono state selezionate otto opere dalle quali derivano altrettanti brani musicali, caratterizzati da un amalgama eterogeneo di sonorità elettroniche che restituiscono i paesaggi, le figure e la dimensione onirica e spesso terrifica dei dipinti. Matteo Spadaro ha curato la componente video, creando dei percorsi visivi che seguono e sottolineano l’andamento musicale, guidando l’ascoltatore e immergendolo tra le immagini e i minuziosi dettagli di ogni singola opera.
Qua sotto, le parole degli artisti che hanno lavorato al progetto:
L’idea di un disco ispirato alle opere di Bosch nasce in seguito a svariate visite al museo del Prado di Madrid; passeggiando per le sale e osservando le innumerevoli opere d’arte esposte, l’attenzione veniva lentamente e inesorabilmente catalizzata dal “trittico delle delizie” e dagli altri dipinti dell’autore presenti nel museo madrileno. Dopo un periodo di ricerca e documentazione volto ad approfondire il lavoro dell’artista, la selezione delle opere è avvenuta in maniera spontanea ed istintiva, dando il via ad una trasposizione in musica personale ma, al tempo stesso, fedele e ‘realistica’. I dipinti forniscono l’opportunità di cimentarsi in una descrizione sonora di differenti “dimensioni”, quasi sempre connesse dall’elemento sacro, ad eccezione del primo brano, inteso come una sorta di introduzione all’opera, dove il personaggio seduto sembra essere al tempo stesso protagonista e spettatore.
Potete ascoltare in anteprima il disco e lo trovate qui e qui: