I 20 dischi più attesi di maggio 2019

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Venerdì 3 maggio

Vampire WeekendFather of the Bride (Columbia)
Il ritorno di Ezra Koenig e soci sei anni dopo Modern Vampires Of The City è uno dei dischi più anticipati dell’anno, con dettagli centellinati, loop di chitarra lunghi due ore, coppie di singoli a cadenza regolare, concerti a sorpresa… ma che non si pensi che siano strategie per distrarre dalla sostanza.

Big ThiefU.F.O.F. (4AD)
“Fare amicizia con l’ignoto”, dice Adrianne Lenker, “tutte le mie canzoni parlano di questo. Se la natura della vita è cambiamento e provvisorietà, preferirei essere scomodamente sveglia in questa verità che persa nella negazione”.

Bad ReligionAge Of Unreason (Epitaph)
Un album “illuminista”, che riflette “su quanto è diventato orribile il nostro mondo. Ogni scolaro dovrebbe saperlo ma è dura convincere la gente a leggere di questi argomenti. Forse questo disco potrà essere d’aiuto. Perché proprio adesso, coi social media, stiamo solo giocando a una versione di uccidi il tipo con la palla”.

Caroline SpenceMint Condition (Rounder Records)
Terzo album, primo con la Rounder Records, per la cantautrice di Nashville, che in queste undici tracce prodotte da Dan Knobler e mixate dal vincitore del Grammy Gary Paczosa, descrive la vita da artista e si propone “di scrivere qualcosa di abbastanza buono da far cantare Emmylou Harris”.

The Dream SyndicateThese Times (Anti-)
“Mentre stavo scrivendo le canzoni per il nuovo album”, racconta Steve Wynn, “ero piuttosto ossessionato da Donuts di J Dilla. Amavo il modo in cui si approcciava alla registrazione come DJ, collezionista, appassionato di musica. Puoi non mettere automaticamente i Dream Syndicate e J Dilla nella stessa frase, ma io sento quello quando sento il nostro nuovo disco”.

FlamingodsLevitation (Moshi Moshi) Un album “Ispirato fortemente dalla disco, dal funk e dal sound psichedelico che arrivava dal medio Oriente e dall’Asia del sud negli anni 70, e canalizza queste influenze attraverso una visione immersa nel misticismo, nella positività e in un immaginario solare”.

Caterina BarbieriEcstatic Computation
Il nuovo album di Caterina Barbieri “ruota intorno all’uso creativo di complesse tecniche di sequencing e operazioni basate su pattern per esplorare i manufatti della percezione umana e i processi della memoria inducendo un senso di estasi e contemplazione”.

Venerdì 10 maggio

Holly HerndonProto (4AD)
“Non vogliamo scappare dalla tecnologia, ma correre verso di essa alle nostre condizioni. Decidere di lavorare con un ensemble formato da esseri umani è parte del nostro protocollo. Non voglio vivere in un mondo dove gli umani vengono automatizzati da dietro le quinte. Voglio un’intelligenza artificiale che venga cresciuta per interagire con quella bellezza”.

Fast Animals And Slow KidsAnimali Notturni (Warner)
“Questo disco rappresenta due anime opposte e contrarie, una precisa condizione di instabilità sentimentale. È un disco che si urla d’un fiato percorrendo un’autostrada che sembra infinita alle due del mattino, o che si sussurra piano immersi nel traffico di una città con troppe auto e poca sensibilità”.

Mac DeMarcoHere Comes The Cowboy (Mac’s)
“È il mio disco di cowboy. Cowboy è una parola a cui sono affezionato, la uso spesso per riferirmi alle persone della mia vita. Dove sono cresciuto, ci sono molte persone che indossano seriamente cappelli da cowboy e fanno attività da cowboy. Queste sono le persone a cui mi riferisco”.

The Get Up KidsProblems (Polyvinyl)
Il sesto album dei Get Up Kids arriva a otto anni dall’ultimo There Are Rules e a circa un anno dall’EP Kicker. Il nuovo disco è descritto come un lavoro che “esamina tutto, dalla perdita che cambia la vita alla solitudine all’inevitabile ansia di esistere nel 2019”.

Death And VanillaAre You A Dreamer? (Fire Records)
Il nuovo lavoro del trio svedese “è malinconia al suo meglio, pieno di motivi super-memorabili e melodie che si annidano in echi riflessivi. Una creazione affascinante, irresistibile e capricciosamente invitante quando i toni seppiati sono abbracciati dagli arrangiamenti e atmosfere intricate”.

dTHEdHyperbeatz Vol. 1 (Boring Machines)
Tessiture post-umane usate per costruire strutture “pop-like” sulle fondamenta di figure ritmiche alternative e mai sentite, con la voce a portare segni, significati e significanti in un linguaggio non-verbale. Tutto questo è ciò che i dTHEd chiamano “Hyperbeatz”.

Venerdì 17 maggio

The NationalI Am Easy To Find (4AD)
A meno di due anni da Sleep Well Beast tornano i National con I Am Easy To Find, album nato dalla collaborazione con Mike Mills, regista dell’omonimo cortometraggio in uscita insieme al disco, di cui “non è il videoclip” così come il disco “non è la colonna sonora”.

SlowthaiNothing Great About Britain (Method)
“Il tè, i biscotti, le strade: tutto quello che associamo all’essere inglese non è inglese. Che c’è di così grande nell’Inghilterra? Il fatto che eravamo un impero fondato su stupri, saccheggi e omicidi, e sul prendere la cultura degli altri e farla propria?”

Venerdì 24 maggio

SebadohAct Surprised (Dangerbird) Recentemente Lou Barlow è tornato a vivere nel suo Massachusetts, e ha pensato che fosse il momento giusto per tornare in studio. La parola definitiva sul risultato delle registrazioni la dice Lowenstein: “di tutti i dischi della nostra lunga carriera, questo è sicuramente il più recente”.

Cate Le BonReward (Mexican Summer)
“Le persone sentono la parola reward e pensano abbia un’accesione positiva. Per me è una parola sinistra e dipende dalla relazione tra chi dà e chi riceve. Credo che sia rivelatrice dei tempi in cui viviamo, dove le parole sono usate come slogan e ogni cosa sta perdendo il suo significato reale”.

Flying LotusFlamagra (Warp)
“Avevo sempre questa idea tematica in testa”, dice FlyLo sull’album, che vede fra gli ospiti Anderson .Paak, George Clinton, David Lynch, Shabazz Palaces, Thundercat, Toro y Moi, Solange, “un concept persistente sul fuoco, una fiamma eterna su una collina”.

Clever SquareClever Square (Bronson Recordings)
“Clever Square è il loro miglior disco”, scrive Francesco Farabegoli nella recensione del nostro disco del mese di maggio, “quello più personale, quello con le canzoni migliori e quello che vien voglia di suonare più forte in macchina”.

Venerdì 31 maggio

Skepta Ignorance Is Bliss
“La rete sta rendendo tutto e tutti politicamente corretti”, dice Skepta a proposito del nuovo album, “ma questo esclude l’arte. Ignorance Is Bliss si confronta con lo yin/yang della vita. Autentico Skepta, per dire esattamente che cos’è”.

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