Venerdì 6 luglio
Ancient Lights – Ancient Lights (Ritual productions)
Per il “rito di debutto” gli Ancient Lights “vogliono creare un viaggio dinamico e ruvido che esplora terreni di oscurità, atmosfera, radiosità e disintegrazione, con il caratteristico stile cocale monastico seppellito in un sound che risuona profondamente nel cervello dell’ascoltatore”.
Bodega – Endless Scroll (What’s Your Rupture?)
Nel debutto del quintetto di art-rockers di Brooklyn “il verbo del rock and roll viene contaminato con influenze che vanno dal post punk all’hip-hop passando per kraut-rock e una narrativa vicina al folk”.
Odette – To a Stranger (EMI)
Il titolo è preso da una poesia di Walt Whitman, il contenuto dell’esordio della cantautrice anglo-australiana è autobiografico e riguarda un periodo doloroso della sua vita ma “senza la pretesa di guarire la sofferenza con la musica”.
Years & Years – Palo Santo (Polydor)
Il secondo album degli inglesi Years & Years porta avanti l’immaginario della band con il concept di una società distopica “genderless” popolata da androidi conosciuta come Palo Santo – Holy Wood in spagnolo – che abbiamo visto nel video di Sanctify.
Venerdì 13 luglio
Deafheaven – Ordinary Corrupt Human Love (ANTI-)
Album letterario quello dei Deafheaven, che prende il titolo dal romanzo di Graham Greene The End of the Affair,cita Cortazar e fa riferimento a “un momento in cui qualcuno è in cerca dell’amore, in tutta la sua imperfezione e semplice bellezza”.
Dirty Projectors – Lamp Lit Prose (Domino)
Descritto come “lo yang dello yin dei Dirty Projectors”, Lamp Lit Prose riporta in primo piano chitarre e armonie vocali, “un ricongiungimento al suono e agli ideali della band che abbraccia il suo marchio di fabbrica e si spinge oltre la superficie sonora”.
Laurel Halo – Raw Silk Uncut Wood (Latency)
Il successore del fortunato Dust è un minialbum di sei tracce ispirato alla colonna sonora realizzata dalla musicista per il documentario Possessed e alla traduzione di Ursula Le Guin del Tao Te Ching, uno dei testi fondamentali del taoismo.
Lotic – Power (Tri Angle)
“è iniziato come un album di crescita. Sentivo che avevo bisogno di offrire qualcosa fuori da me stesso, una specie di momento di guarigione. E poi ho perso il mio appartamento. Mentalmente, potevo dedicarmi alla musica solo una volta ogni tre mesi circa. Ho dovuto riconsiderare chi ero”.
Chief Keef – Mansion Musick (RBC)
Album annunciatissimo il nuovo del rapper di Chicago: erano anni che circolavano il titolo Mansion Musick, una tracklist e frammenti vari. Ora arriva davvero, undici brani fra i quali il singolo Part Ways e Uh Uh, con il featuring di Playboi Carti.
Cowboy Junkies – All That Reckoning (Latent)
Dopo sei anni di silenzio tornano di Cowboy Junkies, con tutta la saggezza dei veterani: “col clima che c’è oggi nel mondo musicale diventa sempre più difficile capire perché uno dovrebbe farlo. Un intero album è un sacco di lavoro, cominci a chiederti “c’è ancora qualcuno a cui interessa?”
Luluc – Sculptor (Sub Pop)
Impreziosito dai featuring di J Mascis, Aaron Dessner e Jim White, il nuovo album dei Luluc gioca con l’idea della vita come una scultura che “puoi seguire o anche distruggere, oppure puoi ricordarti che hai del controllo sulla tua stessa vita”.
Venerdì 20 luglio
The Internet – Hive Mind (Columbia)
Come spiega Syd, “dopo aver realizzato alcune canzoni ci siamo accorti che volevamo davvero usare questo album per essere da esempio e promuovere cameratismo fra persone di colore. Ci siamo resi conto di essere l’unica band di questo tipo. E vogliamo esserlo ancora di più”.
Ty Segall and White Fence – Joy (Drag City)
Ty Segall e White Fence di nuovo insieme, per dire che “se il rock è morto, non venite qui a cercare nessuna sepoltura. Invecetrovate Tim e Ty presi nell’inizio del rock che va oltre; arrivando senza viaggiare dallo stesso posto, occupando lo stesso spazio mentale”.
Pram – Across The Meridian (Domino)
A più di dieci anni dall’ultimo album The Moving Frontier tornano i Pram con il loro mix di canzoni e pezzi strumentali, sempre ispirati da mondi che vanno dalle colonne sonore al jazz degli anni 30, al pop solare, elettronica e sperimentazioni post-punk.
Khalab – Black noise 2084 (On The Corner)
“Black Noise 2084 mette da parte l’usurato e superficiale cliché della black music come soul music per guidarci lungo un viaggio inn cui Khalab guarda il rumore, il messaggio, lo spirito, e tira fuori la luce dell’album dall’oscurità”.
Liars – 1/1 (Mute)
A circa un anno dall’album TFCF i Liars tornano con la colonna sonora, registrata prima dell’abbandono di Aaron Hemphill, di 1/1, film che racconta la storia dei problemi con il sesso, l’amore, la droga e la perdita una ventenne nella Pennsylvania rurale.
Venerdì 27 luglio
RL Grime – Nova (WeDidit)
Nova, racconta RL Grime, “viene da un’ideazione ossessiva sulla crescita e la transizione, la sensazione di lasciare indietro quello che era e dare il benvenuto alla novità”. Fra i tanti ospiti di sono Miguel, Chief Keef, Joji, Jeremih, Tory Lanez, Ty Dolla $ign e Daya.
Bellini – Before The Day Has Gone (Temporary Residence Limited)
Nuovo album dopo quasi dieci anni per la superband italo-americana composta da membri di Uzeda, Girls Against Boys e Romulans. Prodotti da Steve Albini, tornano a “sposare melodia e dissonanza, offrire passione e dolore nella loro opera più drammatica e vertiginosa”.
Deaf Wish – Lithium Zion (Sub Pop)
Il quinto album dei Deaf Wish è, dice la band, “un autentico buffet di energia garage-punk, pathos post-punk, umorismo sardonico e coraggio aussie rock, una conseguenza naturale del vivede in un continente popolato da ragni giganti e sciami di zanzare cannibali”.
Gaika –Basic Volume (Warp)
L’atteso album di debutto di Gaika, co-prodotto con SOPHIE, Dutch E Germ, Dre Skull and DADRAS, Aart, Jam City e Nick Leon, è “una raccolta di parabole alchemiche per tutti i migranti che vagano per il mondo in cerca di se stessi”.
Ross from friends – Family Portrait (Brainfeeder)
Felix Clary Weatherall aka Ross from Friends debutta con un album caratterizzato dall’ossessiva attenzione per i dettagli e la sperimentazione, senza però dimenticare le emozioni: “mi interesso di ogni singolo suono, attingendo alle mie emozioni… alla mia instabilità emotiva”.