Da oggi iniziamo ad offrirvi una panoramica mensile sugli album più attesi e importanti in uscita nelle prossime settimane. Qui di seguito i venti titoli che abbiamo selezionato per voi fra quelli in via di pubblicazione durante il mese di aprile.
Venerdì 7 aprile
Arca – Arca (XL)
È il terzo album del produttore elettronico di origine venezuelana, nel quale si cimenta anche al canto senza tradire la propria cifra emotiva disperata e decadente.
Blaenavon – That’s Your Lot (Transgressive)
Dopo cinque anni di attività e qualche EP arriva l’album di debutto del trio inglese, che esce dai confini dell’indie-pop per toccare territori folk e post-rock.
Clark – Death Peak (Warp)
“Beauty Through Destruction”: così recita il comunicato stampa che accompagna l’uscita dell’ottavo album del produttore elettronico britannico, all’anagrafe Christopher Stephen Clark.
Father John Misty – Pure Comedy (Bella Union)
Il terzo album di Josh Tillman, già batterista dei Fleet Foxes, attraversa temi come il progresso, la tecnologia, la fama, l’ambiente, la politica, l’invecchiamento, i social media e la natura umana.
Future Islands – The Far Fields (4AD)
La band di Samuel T. Herring è chiamata alla conferma dopo l’exploit di Singles. Stavolta a prendersi cura del loro strano synthpop è il produttore John Congleton.
Joey Bada$$ – All-Amerikkkan Bada$$ (Pro-Era)
Il secondo album per il 22enne rapper di Brooklyn – nonché attore nella serie tv Mr. Robots – è una potente e rabbiosa istantanea sulla realtà politica e sociale dell’America di oggi.
The New Pornographers – Whiteout Conditions (Collected Works)
Torna il supergruppo canadese guidato da A.C. Newman e Neko Case: la formula è sempre quella del cosiddetto power pop, pur con qualche momento eccentrico.
Timber Timbre – Sincerely, Future Pollution (City Slang)
Sono scure e goticheggianti le tinte del nuovo album del quartetto canadese, che è stato registrato a Parigi e arriva a distanza di tre anni da Hot Dreams.
Ulver – The Assassination Of Julius Caesar (House Of Mythology)
Al suo tredicesimo album, il collettivo norvegese confeziona un disco “pop”, intriso di influenze dark e wave, partendo da spunti come la morte della principessa Lady Diana.
Venerdì 14 aprile
Kendrick Lamar – Damn (TDE / Aftermath)
I contributi di U2, Rihanna, James Blake, Dr Dre, Kaytranada e BadBadNotGood sono fra gli elementi già annunciati che compongono il quarto attesissimo album del rapper di Compton.
Little Dragon – Season High (Because)
Il quartetto svedese – originario di Göteborg – guidato dalla di voce di Yukimi Nagano si conferma in equilibrio fra r&b e sofisticato pop elettronico dopo il precedente album Nabuma Rubberband (2014).
Sick Tamburo – Un giorno nuovo (La Tempesta)
All’intreccio fra chitarre elettriche e sintetizzatori, ritmi incalzanti e melodie wave, la band di Gian Maria Accusani aggiunge qui la partecipazione di Motta.
Venerdì 21 aprile
Actress – AZD (Ninja Tune)
La nuova fatica dell’atipico produttore elettronico inglese Darren J. Cunningham rispecchia “una nuova energia della sua identità” in un ideale viaggio in un mondo parallelo.
Joe Goddard – Electric Lines (Greco-Roman / Domino)
In vacanza dagli Hot Chip, il disco solista dell’artista londinese lo vede in bilico fra delizie da dancefloor e un’attitudine più pop e accessibile del solito.
Woods – Love Is Love (Woodsist)
Dopo i lusinghieri riscontri di City Sun Eater in the River of Light, la band folk-rock-psych newyorkese si riaffaccia con un mini-album che attinge anche al jazz etiopico.
Venerdì 28 aprile
Feist – Pleasure (Universal)
Co-prodotto insieme ai suoi collaboratori di lunga data Renaud Letang e Mocky, è il disco più chitarristico e minimale finora per la cantautrice canadese.
Gorillaz – Humanz (Parlophone)
De La Soul, Grace Jones, Benjamin Clementine, Danny Brown, Kelela, Jehnny Beth (Savages), Pusha T e Mavis Staples sono nella lista degli ospiti nel nuovo lavoro del progetto di Damon Albarn e Jamie Hewlett.
Mark Lanegan Band – Gargoyle (Heavenly)
La nutrita discografia del musicista di Seattle si arricchisce di un nuovo capitolo. Ad affiancarlo qui ci sono colleghi illustri come Josh Homme (Queens of the Stone Age) e Greg Dulli (Afghan Whigs).
Mew – Visuals (Play It Again Sam)
Dopo l’abbandono del chitarrista Bo Madsen, l’indie band danese dopo il precedente + – (2015) è pronta a pubblicare il proprio settimo album, scritto durante l’ultimo tour.
Thurston Moore – Rock N Roll Consciousness (Caroline)
Con i contributi di Debbie Googe (bassista dei My Bloody Valentine) e Steve Shelley, già batterista negli stessi Sonic Youth di cui Moore è stato figura centrale.