Esclusiva: il tour diary dei C+C=Maxigross all’Eurosonic di Groningen

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I C+C=Maxigross sono un collettivo musicale proveniente dalla valle della Lessinia – zona prealpina compresa tra Verona e Trento – e hanno maturato, dal 2009 ad oggi, un suono a metà tra psichedelia e folk. Il loro ultimo album, Ruvain (2013), è uscito per Vaggimal Dischi e ha ottenuto un’ottimo riscontro sia in Italia che all’estero, tanto da portarli ad esibirsi al prossimo Primavera Sound Festival 2014 di Barcellona. Ad aprile inoltre, registreranno un nuovo disco e saranno in tour col californiano Martin Hagfors, musicista e cantautore, che ha collaborato con Home Groan, HGH e Cream of the Crop (gruppo composto anche da membri di Motorpsycho e Jaga Jazzist).

La band veneta non è nuova ad esperienze musicali fuori dall’Italia: ha partecipato a festival come il CMJ di New York 2012, il Reeperbahn di Amburgo e l’Eurosonic di Groningen. La band ci ha raccontato come è andata quest’ultima avventura olandese attraverso il loro tour diary, che potete leggere qui sotto.

Antefatto: novembre 2013. Gianluca, il nostro manager, ci annuncia che siamo stati invitati all’Eurosonic di Groningen (Olanda) grazie alla partnership con Arezzo Wave. Wow! Dopo il CMJ di New York e il Reeperbahn di Amburgo è il terzo grande festivalone international dove ci hanno chiamato. In fretta e furia cerchiamo di attaccarci qualche data sulla strada ed ecco che sbuca L’Aquilone, locale gestito (anche) da italiani a Liege in Belgio. Neanche il tempo di finire un anno pazzesco come il 2013 e già i primi di gennaio siamo di prove belle compatte per questa salita nella rinfrescante Olanda con formazione C+C aggiornata. L’Eurosonic è un festival gigantesco e siamo gasatissimi, ci sono band da tutto il mondo e dobbiamo spaccare!

c+c maxigross foto tour car

16 gennaio 2014: Si parte! Grazie alla backline fornita dai locali riusciamo a partire leggeri. La strada per il Belgio è lunga e impossibile da fare in una sola tirata. Ceniamo in Svizzera con pizza (pessima scelta culinaria ed economica, visti i prezzi esagerati) a meno 10 gradi e facciamo sosta in un paese random della Francia (che scopriamo poi essere la città di nascita di un importante militare francese) dove giustamente una stanza d’albergo costa meno di una camera d’ostello in qualsiasi capitale.

17 gennaio 2014: Arriviamo a Liegi, bellissima cittadina belga piena d’italiani sin dal secondo dopo guerra. Il locale L’Aquilone è carinissimo, e il palco è dentro una specie di vecchio teatrino. L’accoglienza dei gestori e del pubblico è molto buona, e dopo il concerto c’è un bello scambio di chiacchiere con italiani e belgi che hanno origini italiane e lo parlano un po’. Si cena con una deliziosa e tipicamente nordeuropea pasta all’amatriciana e si va a dormire dai frati dentro una scuola religiosa di Don Bosco. Prima di dormire ci chiediamo se l’Italia disti realmente 1500 km o se abbiamo sbagliato strada.

c+c intervistati

18 gennaio 2014: Finalmente arriviamo in Olanda. Appena arrivati a Groningen ci incontriamo con il nostro tour manager e editore Andrea, e subito parte qualche intervista nella sala stampa del festival. Il nostro inglese è sempre maccheronico come la pasta della sera prima ma riusciamo a farci capire, soprattutto quando l’intervista è in italiano. Notiamo da subito l’impeccabile organizzazione del festival. Per quanto sia strapieno di gente e addetti al settore (nel pomeriggio infatti rimaniamo semplicemente nell’area specializzata) tutto funziona alla grande e senza ritardi. No comment su qualsiasi confronto, perché se no poi si finisce a dire che comunque in Italia si mangia e si beve benissimo e che c’è pure un bel clima. Finiamo le interviste, facciamo un salto a capire cosa siano questi famosi negozi del caffè e raggiungiamo la nostra venue, che tra l’altro si chiama News Cafè. Locale discretamente tirato, che in Italia definiremmo quasi “fighetto”. Per fortuna qua le etichette non esistono, si suona di tutto (la sera prima c’erano gli electro connazionali M+A) e non vediamo l’ora di spaccare. Il palco è grande e tecnicamente perfetto. Si sente da dio, sia dentro che fuori. Ci prepariamo, ci carichiamo e via. Il News Café è in centro città, a fianco della piazza principale, e nella cerchia dei locali principali, quindi gira un sacco di pubblico e quando suoniamo noi (in un bell’orario: 22.30 circa) c’è un sacco di gente. Il concerto va gran bene, noi suoniamo compatti con poche sbavature e la gente balla, risponde bene e a fine concerto ci fa commenti e complimenti talvolta imbarazzanti (“Di dove siete? Americani o norvegesi?” serissimi).

Il bello di un festival del genere, oltre all’organizzazione nordicamente perfetta (c’era un responsabile per ogni singola cosa, dal timing del palco all’accoglienza nel backstage) è l’entusiasmo del pubblico, che mischia addetti al settore (d’altronde l’Eurosonic nasce come festival di addetti al settore) a semplici fruitori di tutte le età che ascoltano attentamente, talvolta con grande entusiasmo, una band italiana sconosciuta di musica folk psichedelica alla stessa maniera di una che fa pop alla Beyoncè, misto Dirty Projectors misto Country come era la band prima di noi. È molto stimolante! In queste situazioni (come è stato al CMJ, al Reeperbahn e come crediamo sarà al Primavera) viene valutata la musica, la qualità del live e quello che viene trasmesso, e la gente rimane fino alla fine solo se una band spacca… altro che hype e paraculismi vari! Senza entrare nel discorso economico: Groningen vive di questo festival che da 15 anni l’ha resa un punto di riferimento per la musica internazionale.

c+c=maxigross live groningen

Finito il concerto neanche il tempo di rilassarci che stiamo correndo a 50 metri dal nostro locale dove suona Jacco Garnder, beniamino psichedelico, vera star del festival che l’ha infatti premiato come rivelazione europea nel mondo per il 2014. Tra l’altro è olandese. Lui spacca e la sua band pure. L’avevamo conosciuto al Reeperbahn di Amburgo perchè avevamo suonato nella stessa serata. Lui da allora (periodo in cui era già lanciatissimo) ha avuto un successo incredibile, e ora è diventato uno dei grandi nomi della scena psichedelica internazionale, con tanto di prossima partecipazione all’attesissimo Austin Psych Fest 2014.

Ci gustiamo gli ultimi due brani, poi ultimo giro di caffè e andiamo nell’albergo che ospita tutte le migliaia di musicisti e addetti al settore del festival. Vi lasciamo immaginare il delirio.

Il giorno dopo sveglia presto, colazione nordica con wurstel, crauti e frittata, e parte la tirata verso Verona. 15 ore di macchina che finiscono come sempre dal panificio notturno Testi a cui abbiamo dedicato la canzone più psichedelica del nostro disco Ruvain. Ma non sarà mai abbastanza.

Next step Primavera Sound, Barcelona, maggio 2014!

Colonna sonora del viaggio: Lorde – Royals, Happy – Pharrel Williams (Mica per scelta nostra. Lo stereo aveva solo l’entrata cd e noi non avevamo cd, quindi abbiamo ascoltato esclusivamente radio, che dall’Italia all’Olanda e ritorno non ha avuto molta fantasia. Ora sono diventati i nostri due pezzi preferiti del “momento”).

Qui sotto, potete vedere un estratto del live all’Eurosonic Festival di Groningen.

Redazione Rumore
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