Il chitarrista tuareg Bombino, è pronto a tornare con un nuovo album. Il successore di Nomad, uscito nel 2013, si intitolerà Azel e uscirà il 1 aprile via Partisan. Quella sopra è la copertina. È stato registrato a Woodstock, NY, assieme a Dave Longstreth dei Dirty Projectors, che ha commentato la loro collaborazione in un comunicato stampa.
Nel 2009, qualcuno mi diede un vecchio iPod impolverato con la musica di un tizio chiamato Omara Bombino Moctar. Erano canzoni fantastiche, per metà elettriche e per metà acustiche, come Led Zeppelin III e Bringing It All Back Home. Le parti elettriche erano così estaticamente lacere e febbrilmente modali che sembravano la colonna sonora di un esorcismo; l’amplificatore della chitarra sembrava un Peavey mezzo andato che qualcuno aveva accoltellato. Ascoltare le parti acustiche, così delicatamente riflessive e luminescenti, era come guardare le stelle. Mi sono interessato subito a questa varietà sonora – anzi, mi sono interessato subito a quello che questa chitarra sembrasse stare dicendo. Il tono, alternativamente stridente e malinconico, poetico e acrobatico e, a volte, quasi arguto, era soffuso con un punto di vista: desiderio e speranza alle due estremità di una corda, a giocare al tiro alla fune.
Trovate qua sotto la tracklist di Azel. In fondo trovate il video ufficiale di Inar, il primo singolo estratto.
Azel:
01 Akhar Zaman (This Moment)
02 Iwaranagh (We Must)
03 Inar (If You Know The Degree Of My Love For You)
04 Tamiditine Tarhanam (My Love, I Tell You)
05 Timtar (Memories)
06 Iyat Ninhay / Jaguar (A Great Desert I Saw)
07 Igmayagh Dum (My Lover)
08 Ashuhada (Martyrs Of The First Rebellion)
09 Timidiwa (Friendship)
10 Naqqim Dagh Timshar (We Are Left In This Abandoned Place)