Pubblicato il giorno del settantesimo compleanno di Joe Strummer, Fantastic è uno degli inediti inclusi nel box Joe Strummer 002: The Mescaleros Years
La Dark Horse Records ha celebrato quello che sarebbe stato il settantesimo compleanno di Joe Strummer, nato il 21 agosto 1952, pubblicando il brano inedito Fantastic, una delle ultime incisioni di Strummer, registrato nel dicembre 2002 ai Rockfield Studios di Monmouthshire, in Galles, poche settimane dopo che Joe Strummer and The Mescaleros avevano tenuto il loro ultimo concerto all’Università di Liverpool, il 22 novembre 2002. Nel 2018 Andrea Valentini è riuscito infine a raggiungere in esclusiva la vedova di Strummer, Lucinda Tait Mellor (curatrice dell’archivio di Joe e del disco Joe Strummer 001) che ci ha raccontato di uno dei grandi volti classici del rock. Il numero lo potete acquistare fra gli arretrati.
Fantastic anticipa la pubblicazione di Joe Strummer 002: The Mescaleros Years, la prima raccolta completa che mette in luce il lavoro di Strummer con la sua band post-Clash, in uscita il 16 settembre in formato 4 CD con libro di 72 pagine e 7 LP con libro di 32 pagine, con confezione in edizione speciale ed esclusiva stampa artistica 12″x12″. Il box include le edizioni rimasterizzate di tutti e tre gli album in studio dei Mescaleros, oltre a 15 brani rari e inediti che spaziano dai primi demo che Strummer scrisse per la band, agli outtake delle ultime registrazioni, oltre a canzoni come Ocean Of Dreams, con Steve Jones dei Sex Pistols alla chitarra. Prodotto dalla vedova di Strummer, Lucinda Tait, e realizzato da David Zonshine, include anche nuove interviste esclusive con gli amici, i collaboratori, i compagni di band e i Mescaleros, oltre a note scritte a mano inedite, testi e disegni di Strummer tratti dall’Archivio Joe Strummer.
Sempre a proposito del compleanno di Strummer, anche Eddie Vedder, fan di lunga data, ha voluto celebrarlo, realizzando la cover di Long Shadow, tratta dall’album postumo di Joe Strummer and the Mescaleros, Streecore. “Penso che la musica che Joe ha fatto con i Mescaleros, quei dischi, quelle canzoni e quelle parole, avessero un sound ‘collettivo'”, dice, “E quando si raggiunge un suono così, l’ascoltatore sente di poter far parte di quella comunità”.