a cura di Luca Doldi
È quasi commovente vedere così tanti artisti internazionali in queste due settimane, è la prima volta che accade da moltissimo tempo, impossibile non notare però che molti locali medio-grandi mancano all’appello. Questo fa capire le difficoltà di organizzazione e i problemi che ha creato l’attesa nel decidere le regole per la ripresa dei concerti al chiuso. Per concerti più piccoli è possibile muoversi anche all’ultimo, occupando magari caselle vuote nella programmazione dei tour o aggiungendo date alla fine, per quelli più grandi invece la macchina organizzativa deve necessariamente muoversi con largo (larghissimo) anticipo e deve avere certezze, perché il rischio è naturalmente proporzionale alla “grandezza” dei nomi coinvolti. Lo si nota soprattutto guardando gli eventi su Milano, che in questo autunno ha perso un po’ della sua centralità (ma la programmazione tornerà a ruotare sul capoluogo lombardo già dall’inizio del 2022). In questo scenario però ci sono locali e circoli, piccoli o medi, che nonostante le difficoltà sono riusciti a impostare una programmazione a livelli pre-2020, puntando tutto sui live, con passione e anche un po’ di rischio, mentre altri hanno cercato di tappare i buchi con serate danzanti o comedy, senza farne una colpa naturalmente, perché in questa situazione l’importante era sopravvivere.
The Black Lips (annullato)
11/11 New Age, Roncade (TV) – 12/11 Teatro Centrale, Roma – 13/11 Covo, Bologna – 14/11 Cinema Lumiere, Pisa – 15/11 Magnolia, Segrate (MI) – 16/11 Circolo della Musica, Rivoli (TO)
Il loro ultimo album, Sing In A World That’s Falling Apart è uscito nel 2020, un disco dalle tinte folk-country che come i suoi predecessori non ha deluso le aspettative. Inutile dire, visto la longevità e la quantità di date fatte, che sono una delle band da non perdere mai dal vivo, perché ai loro concerti può succedere di tutto.
Fine Before You Came
12/11 Locomotiv, Bologna
I concerti ci sono mancati in questo periodo, ma forse i concerti dei Fine Before You Came ci sono mancati ancora di più.
DJ Gruff +Gavino Murgia
12/11 Magazzino sul Po, Torino
Un nome storico del rap italiano che da tempo fonde il suo background con diverse influenze, creando performance uniche in ogni serata. Basta dare uno sguardo al video qui sopra per capire l’atmosfera incredibile che si respira, fra hip-hop, trip-hop, jazz e rnb. In questa occasione si accompagna al sassofonista sardo Gavino Murgia.
Rope +La Mala Sementa +La Follia
13/11 Bloom, Mezzago (MB)
La rassegna Tutto Il Nostro Sangue arrivata al suo 29esimo capitolo, porta al Bloom i Rope, band nata dalle ceneri dei Tutti i Colori Del Buio, per rasare i muri con un noise-punk sporcato di grunge. Insieme a loro una creatura atipica, fra ossatura punk e spirito messicano, che risponde al nome di La Mala Sementa e ad aprire le danze da bravi padroni di casa, il post-hc dei Follia.
Grandbrothers
16/11 Biko, Milano
Fra post-classica, elettronica e kraut, i Grandbrothers da Düsseldorf si sono distinti in breve tempo per una reinterpretazione di quel filone che a partire da Nils Frahm è diventato molto popolare in Europa e non solo. Un live sicuramente fuori dai cliché, dove il confine fra l’atto fisico di suonare, la meccanica automatizzata e l’interazione con hardware e software si perde per diventare un tutt’uno.
IAMDDB
17/11 Magnolia, Segrate (MI)
Capace di tenere da sola il palco come pochi altri al mondo, IAMDDB è una delle migliori rapper attualmente in circolazione. Non a caso la data di Milano è già sold-out da tempo, come sta succedendo in tutte le date del suo tour.
Jerusalem In My Heart
16/11 Standards, Milano – 17/11 La Claque, Genova – 18/11 Teatro Secci, Terni – 19/11 Bronson, Ravenna – 20/11 Tipoteca Italiana, Cornuda (TV)
Jerusalem In My Heart è un progetto dalle mille anime, che abbraccia mondi lontani e costruisce scenari unici. Il live è un’esperienza particolare, intensa, fra elettronica, strumenti tradizionali e stratificazioni vocali.
Asuna
18/11 Chiesa di San Bartolomeo, Modena
La nuova edizione del Node Festival si svolgerà a dicembre, ma se volete avere un assaggio di quello che sarà, Asuna, artista giapponese porterà a Modena il suo progetto 100 keyboards, a metà fra live e istallazione artistica.
Schneider TM, Lillevan + C. Fennesz, Ozmotic
19/11 Circolo Della Musica, Rivoli (TO)
Una serata assolutamente da non perdere con alcuni dei migliori nomi dell’elettronica contemporanea, fra techno e sperimentazione sonora. Due collaborazioni che nel loro genere potrebbero essere considerate “superband”.
Pan American
19/11 Tipoteca Italiana, Cornuda (TV) – 20/11 Sala Vanni, Firenze – 22/11 La Claque, Genova
Ambient confezionato con una grande personalità quello di Mark Nelson, che dal 1997 costruisce mondi minimali con atmosfere sinistre, riuscendo a reinventarsi album dopo album.
Eversor +Mother
20/11 Bocciodromo, Vicenza
Una “reunion” atipica quella degli Eversor, guidata dall’amicizia, dalla fratellanza, dal rispetto e da un grande cuore. Un ep dopo più di vent’anni, dedicato a Marco Morosini, e il ritorno sui palchi. Non mancate se volete partecipare a qualcosa di speciale.
keiyaA
21/11 Biko, Milano
Nelle tantissime nuove uscite r’n’b degli ultimi anni, KeiyaA è riuscita a farsi notare per la sua capacità di mischiare il genere con il jazz, riportandolo alle origini e riuscendo contemporaneamente a dargli una nuova veste.
Inner Spaces: Paul Gebanasam +Anacleto Vitolo
22/11 Auditorium San Fedele, Milano
La precedente apparizione di Paul Gebanasam a Inner Spaces cinque anni fa, è ancora ricordata come un’esperienza sonora irripetibile da chi, come me, era presente. Non credo ci sia bisogno di dire altro.