Fra i numerosi omaggi di artisti ed etichette a Florian Schneider, il cofondatore dei Kraftwerk scomparso lo scorso 30 aprile, non poteva mancare il ricordo di Daniel Miller, fondatore della Mute Records, etichetta che deve moltissimo al sound e alla filosofia dei Kraftwerk e dell’elettronica: “è impossibile immaginare il panorama musicale attuale senza l’influenza dei Kraftwerk”, scrive Miller:
E non ci sarebbe la Mute senza i Kraftwerk. Non mi hanno solo ispirato, mi hanno aiutato a capire il processo di creazione della musica elettronica
Sono stato abbastanza fortunato da aver incontrato Florian in numerose occasioni nel corso degli anni e l’ultima volta, a Düsseldorf, mi ha mostrato il suo studio con grande passione e humour; mi ha mostrato degli strumenti elettronici risalenti a prima della guerra che aveva comprato all’ingrosso ma che non avevano mai funzionato.
Sono stato anche tanto fortunato da aver potuto acquistare il vocoder originale dei Kraftwerk da Florian. Era su eBay e ci siamo resi conto che stavamo parlando fra di noi solo dopo la vendita! Mi ha spiegato che il vocoder non aveva mai funzionato bene ma che se volevo me l’avrebbe spiegato davanti a una tazza di tè. Non siamo mai riusciti a prendere quella tazza di tè chiarificatrice, ma è diventata una battuta fissa fra noi.
La Mute manda le condoglianze alla famiglia di Florian, gli saremo eternamente grati per la sua straordinaria eredità musicale”.