10×7: dieci video per sette giorni (9/04 – 15/04)

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Dieci video, una settimana, la nostra selezione.
Dal 9 al 15 aprile 2018

1. The WeekndCall Out My Name

Dall’album di The Weeknd uscito a sorpresa qualche giorno fa, un video che dà senso al titolo My Dear Melancholy: scenari desolati, colori freddi e cupi, teatri vuoti, spazi siderali, esplosioni di uccelli neri… da ascoltare e guardare con cautela se siete reduci da una rottura sentimentale.

2. Florence + The MachineSky Full Of Song

Florence è tornata, con un video scarno, intenso ed elegante come il brano che accompagna. Una canzone “che è caduta dal cielo completamente finita. A volte quando ti esibisci vai così in alto che è difficile tornare giù. C’è questo sentimento di essere spalancato, di correre senza fine fuori e in alto, e di volere che qualcuno ti trattenga, ti riporti a te stesso. È una sensazione incredibile, celestiale, ma in qualche modo solitaria”.

3. SuperorganismNight Time

Che i Superorganism siano la band più “giocosa” del momento non ci voleva certo questo video per capirlo. Comunque, loro volevano evidentemente ribadire il concetto, con questa storia fantascientifica diretta da Robert Strange – nome piuttosto programmatico, in effetti – di videogiochi che prendono vita, incontri con gli alieni ed effetti speciali, che ve lo diciamo a fare, vintage.

4. Johnny MarrThe Tracers

Il nuovo album di Johnny Marr è atteso per giugno e l’ex Smiths dice che “i testi sono più profondi, parlano del mondo esterno ma ci sono anche un paio di canzoni molto personali. Le canzoni sono influenzate dalle mie letture degli ultimi tempi: H.G. Wells, fantascienza sociale in cui si immagina una società diversa da quella contemporanea”, e il video di The Tracers – diretto da Marr con Mat Bancroft – sembra avere lo stesso tono pensoso e vagamente distopico.

5. LUMPCurse of the Contemporary

LUMP sono Laura Marling e Mike Lindsay (Tunng, Throws) e dice la Marling che per scrivere le canzoni dell’album d’esordio, che uscirà a breve, si è ispirata al surrealismo a ai poeti dell’assurdo Edward Lear e Ivor Cutler. Non stupisce quindi che il primo video, con l’animazione di Esteban Diacono, sia un concentrato di surrealismo e nonsense.

6. NitroHo fatto bene

Brano autobiografico e video sci-fi che proietta questo racconto di vita in prima persona “in una città buia e piovosa, immaginando invece gli sforzi degli artisti del futuro in una sorta di “Dark City” (film citato nel testo)” dove sono costretti a esibirsi dentro anguste cabine, da dove possono evadere solo rifugiandosi in una solitaria creatività.

7. Cherry GlazerrJuicy Socks

“Juicy Socks”, spiega Clementine Creevy, frontwoman dei Cherry Glazerr “parla di vocalizzare. Usare la voce di qualcuno come un’arma potente e aver bisogno di essere ascoltato per non sentirsi uno schifo. Oh inoltre, parla di voler schiacciare quella cazzo di testa arancione di Donald Trump contro un muro di mattoni”.

8. Miya FolickDeadbody

Su twitter, Miya Folick ha scritto che lei a Ariel Fisher, che ha diretto il video, volevano “fare una cosa silenziosa che facesse rumore”. E l’hanno fatta: la cantautrice è seduta a un tavolo con un uomo, lei sbuccia mele, lui mangia una torta, stanno in silenzio ma c’è una tensione violenta così spessa che – scusate – si taglia col coltello.

9. Hop AlongHow Simple

Per il primo video in cui la band appare in scena, la cantante Frances Quinlan non si è risparmiata: “è la mia prima apparizione in un video, e ho deciso di fare una cosa rischiosa. Mi sono detta che avrei ballato in casa mia abbastanza da fare un buon lavoro davanti alla videocamera”. Il regista Derrick Belcham aggiunge: “ha ballato con tanto entusiasmo e vulnerabilità, è stato davvero un piacere fare questo lavoro con lei”.

10. MOLLYNo Soul Will Remember

Un video dalle tinte impalpabili, luminose e surreali come la musica del duo austriaco formato da Phillip Dornauer e Lars Andersson, che qui si mostrano, o meglio non si mostrano, in maschera da saldatore in un indefinito scenario bucolico e scintillante.

E se non vi sono bastati questi video, qui potete guardarne altri (Gerda, Olafur Arnalds)