Eddie Vedder ricorda l’amico Chris Cornell

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Durante il concerto tenuto ieri all’Hammersmith Apollo di Londra, Eddie Vedder ha ricordato Chris Cornell con un discorso improvvisato che alcune ore dopo è stato trascritto sul message board della comunità dei fans dei Pearl Jam.

Queste le toccanti parole che ha pronunciato sul palco, senza mai pronunciare il nome dell’amico e cantante dei Soundgarden recentemente scomparso:

Da qualche tempo, talvolta non riesco più a concentrarmi. Stavo pensando alla storia di questo locale e alla storia di Bowie. Ho lasciato andare la mente a briglia sciolta e non è un bene. Finora non ho parlato di certe cose, ma adesso non posso farne a meno perché ho perso un amico molto vicino e importante per me…

Vi dirò: sono cresciuto con tre fratelli, e ne ho perso uno in un tragico incidente due anni fa. E dopo aver perso altre persone a cui volevo bene…non riesco più ad accettare questa realtà, ed ecco come sto affrontando il tutto.

Voglio esserci per la mia famiglia, per la comunità, per i miei fratelli nella mia band, e certamente per i fratelli nella sua band. Ma per certe cose ci vuole tempo, e il mio amico se n’è andato per sempre.

Per queste cose ci vuole tempo, e voglio mandare questo messaggio a chiunque sia stato colpito da questa perdita, ne apprezzo profondamente i sentimenti e il supporto. Per me lui non era solo un amico, lo consideravo come il mio fratello maggiore.

Un paio di giorni dopo la notizia della sua morte, credo fosse la seconda notte, dormivamo in questo cottage vicino all’acqua, in un posto che a lui sarebbe piaciuto un sacco. E verso l’una e mezza mi sono tornati in mente tantissimi ricordi, come se volessero svegliarmi. Erano grandi ricordi, di quelli a cui penserei in continuazione. Come se fossero grossi muscoli.

E poi non sono riuscito a fermare i ricordi. Cercar di dormire era impossibile, come se i vicini avessero la musica a tutto volume e io non potessi fermarla. Ma poi è stato meglio, perché sono arrivati anche i piccoli ricordi. Li ho lasciati andare liberamente. E mi son reso conto di quanto sia stato fortunato a poter vivere ore come quelle. Sapete: è stato come se la somma di ciascuno di questi piccoli ricordi arrivasse a molte ore. Quanto mi hanno reso felice? E non volevo sentirmi triste, semmai grato ma non triste. Penso ancora a questi ricordi, vivrò con questi ricordi nel cuore e…lo amerò per sempre.

Redazione Rumore
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