È morto Mark Lanegan

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Mark Lanegan è scomparso improvvisamente all’età di 57 anni per cause che non sono state rese note

RUMORE COVER FB NATALE 2023

La notizia è arrivata improvvisa e inaspettata: “Il nostro amato amico Mark Lanegan“, si legge sui canali social ufficiali del cantautore ex Screaming Trees, “è morto questa mattina nella sua casa di Killarney, in Irlanda. Amato cantante, cantautore, autore e musicista, aveva 57 anni e lascia sua moglie Shelley. Nessun’altra informazione è disponibile in questo momento. Preghiamo di rispettare la privacy della famiglia”.

Lo scorso anno Lanegan aveva raccontato nel libro Devil In A Coma la sua esperienza col Covid, mentre qualche mese prima era uscita in Italia l’acclamata autobiografia Sing Backwards And Weep. Nel 2019 sotto lo pseudonimo Dark Mark aveva affiancato in un disco collaborativo il producer italiano Not Waving (aka Alessio Natalizia) dal titolo Downweling. Alla fine dello stesso anno era arrivato Vault il nuovo sito interattivo lanciato da Mark Lanegan: dove “bussando” al batacchio raffigurato sulla copertina del suo disco Somebody’s Knocking, si entrava in un archivio che comprendeva una retrospettiva completa della carriera di Lanegan, incluse collaborazioni e rarità, oltre a playlist esclusive fornite da una serie di musicisti e amici fra cui Bobby Gillespie e Dylan Carlson.

Lanegan aveva iniziato la carriera negli anni 80 con gli Screaming Trees, con cui era rimasto fino al 2000, portando avanti parallelamente la carriera solista e collaborando con numerosi altri artisti e band, come Queens Of The Stone Age, Isobel Campbell, The Twilight Singers, Soulsavers e altri. Ha pubblicato l’ultimo album Straight Songs Of Sorrow nel 2020.

Tra le varie cover di “Rumore”, Mark Lanegan lo abbiamo avuto nel 2012 nel 241 numero, e più recentemente nel numero del 2018 per parlare del disco realizzato assieme al bluesman inglese Duke Garwood con la foto di copertina di Francesca Sara Cauli. Mentre a
Qui trovate il giornale.

Settembre 2018, numero 320

Ci riascoltiamo Don’t Forget Me, ma è certo che ci riascolteremo tutti i suoi dischi e i suoi progetti per molto tempo.

Redazione Rumore
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