Ascolta The Car, il nuovo album degli Arctic Monkeys, e leggi un estratto dell’intervista

“C’è un elemento poco serio, mi piace pensare che i nostri dischi comunichino l’idea di una maturazione ma spero questo non significhi che siamo diventati difficili da ascoltare. Forse questo processo di evoluzione, questa maturazione, mi sta aiutando a capire quando devo ascoltare il mio istinto. Mi aiuta a capire quando ciò che ho creato si sintonizza maggiormente sul mio stato d’animo del momento, permettendomi di esplorare. Se così non fosse probabilmente torneremmo indietro. Ma anche se volessi farlo, anche se volessi fare un disco che suoni come quelli che facevamo dieci anni fa, non credo ci riuscirei. E anche se qualche volta, magari in qualche pomeriggio libero, ci ho provato, percepisco in me la stessa invariabile traiettoria: dopo l’entusiasmo iniziale, dovuto al fatto che mi ritorna in mente quel periodo della mia vita, l’eccitazione svanisce molto rapidamente, come una bolla di sapone, e tutto ciò che resta è un riff di chitarra che sembra una caricatura, una imitazione. Dopodiché non c’è altro, non resta più nulla su cui lavorare, nulla da elaborare. mentre il suono che creiamo sul momento mi parla, mi trasmette qualcosa, mi riempie di possibilità”.