Dopo che Win Butler è stato accusato di cattiva condotta sessuale, Feist ha deciso di abbandonare il tour degli Arcade Fire
Dopo le accuse a Win Butler da parte di quattro persone, che hanno raccontato a Pitchfork di essere state vittime di cattiva condotta sessuale da parte del frontman degli Arcade Fire, il quale in un successivo comunicato ha chiesto scusa ammettendo alcune responsabilità, alcune radio canadesi, fra cui CBC Music e Toronto’s Indie 88, hanno comunicato la decisione di non trasmettere la musica della band “fino a quando non se ne saprà di più sulla situazione”.
Inoltre Feist, impegnata con il gruppo come supporter, ha deciso di abbandonare il tour: “in un pub di Dublino”, scrive in un post,
dopo le prove con la mia band ho letto lo stesso titolo che avete letto anche voi. Non abbiamo avuto il tempo di prepararci per ciò che stava per accadere e tanto meno la possibilità di decidere di non attraversare l’oceano nel mezzo di questa situazione. È stato incredibilmente difficile per me e posso solo immaginare quanto sia stato molto più difficile per le persone che si sono fatte avanti. Più di ogni altra cosa auguro la guarigione a coloro che sono coinvolti. Questo ha acceso una conversazione che è più grande di me, più grande delle mie canzoni e certamente più grande di qualsiasi tour rock’n’roll. Mentre cercavo di orientarmi e capire la mia responsabilità in questa situazione, ho ricevuto dozzine di messaggi dalle persone intorno a me, che esprimevano simpatia per la dicotomia in cui sono stata spinta. Rimanere in tour avrebbe significato che difendevo o ignoravo la sofferenza causata da Win Butler e andarmene avrebbe implicato che io fossi giudice e giuria. Non sono mai stata qui per sostenere gli Arcade Fire. Ero qui per stare con le mie gambe su un palco, un posto a cui sono cresciuta sentendo di appartenere e che mi sono guadagnata come mio. Suono per la mia band, il mio staff, i loro cari e tutte le nostre famiglie, e le persone che pagano i loro sudati soldi per condividere lo spazio nella sinergia collettiva che è uno spettacolo. Il flusso e riflusso dei miei successi, fallimenti e altre decisioni influenzano tutti i nostri mezzi di sussistenza e riconosco quanto sono fortunata ad essere in grado di viaggiare per il mondo cantando canzoni sulla mia vita, i miei pensieri e le mie esperienze e fare in modo che sia la mia carriera. Non l’ho mai dato per scontato. Le mie esperienze includono le stesse esperienze delle molte persone con cui ho parlato da quando la notizia è stata diffusa sabato, e dei molti sconosciuti che potrei essere in grado di contattare solo con questa lettera, o per niente. Abbiamo tutti una storia all’interno di uno spettro che va dalla mascolinità tossica di base alla misoginia pervasiva fino all’essere effettivamente aggrediti fisicamente, psicologicamente, emotivamente o sessualmente. Questa situazione tocca tutte le nostre vite e ci parla in un linguaggio unico per ogni nostra elaborazione. Non c’è un percorso unico per guarire quando hai sopportato una qualsiasi versione di quanto sopra, né un percorso unico per riabilitare i colpevoli. Può essere una strada solitaria per dare un senso al maltrattamento. Non posso risolverlo smettendo e non posso risolverlo restando. Ma non posso continuare. La vergogna pubblica potrebbe causare l’azione, ma quelle azioni sono fatte dalla paura e la paura non è il luogo in cui troviamo il meglio di noi o prendiamo le nostre migliori decisioni. La paura non agevola l’empatia né la guarigione né apre uno spazio sicuro per l’evoluzione di questo tipo di conversazioni, o per la responsabilità reale e il rimorso da offrire alle persone che sono state danneggiate. Sono imperfetta e affronterò questa decisione in modo imperfetto, ma quello di cui sono sicura è che il modo migliore per prendermi cura della mia band, del mio staff e della mia famiglia è prendere le distanze da questo tour, non da questa conversazione. Le ultime due notti sul palco, le mie canzoni hanno preso questa decisione per me. Ascoltarle attraverso questa lente era incongruo con ciò a cui ho lavorato per chiarire a me stessa durante tutta la mia carriera. Ho sempre scritto canzoni per dare un nome alle mie sottili difficoltà, aspirare al meglio di me stessa e rivendicare la responsabilità quando necessario. E ora sto rivendicando la mia responsabilità e torno a casa.
