Sui Joy Division, in particolare sulla breve e travagliata vita di Ian Curtis, e sull’imprescindibile primo album Unknown Pleasure, che ha appena compiuto 40 anni, è stato scritto di tutto, dalle biografie più o meno autorizzate ai testi critici. Abbiamo selezionato i libri che vale la pena leggere per conoscere o approfondire la vicenda umana e artistica della band di Manchester.
Jon Savage – Joy Division. Autobiografia di una band (Rizzoli), 2019
Il giornalista Jon Savage ha realizzato questo libro raccogliendo e intrecciando trent’anni di racconti e dichiarazioni dei protagonisti: dai membri della band ai gruppi con cui hanno condiviso il palco (Buzzcocks, Cabaret Voltaire, A Certain Ratio), dal produttore Tony Wilson al grafico Peter Saville, dai fotografi che li hanno immortalati ai tecnici che ne hanno plasmato il suono.
Peter Hook – Joy Division. Tutta la storia (Tsunami), 2014
Il bassista Peter Hook racconta la propria storia e quella della band: le amicizie, i litigi, le divisioni; le prove e le registrazioni; i concerti andati bene e quelli finiti male; i personaggi sopra le righe, i dischi e ovviamente gli altri componenti del gruppo, in primis Ian Curtis.
Stephen Morris – Record Play Pause: Confessions of a Post-Punk Percussionist: The Joy Division Years (Constable)
Anche il batterista Stephen Morris racconta la sua storia e quella della band in questo libro fresco di pubblicazione e non ancora tradotto in Italia, definito “un po’ memoir, un po’ album di ritagli un po’ racconto orale. Dai ricordi dell’infanzia nel nord-ovest alla fondazione dei New order. Morris non si è mai allontanato dalla musica. E passando dal profondo al caustico, questo libro sovverte la mitologia e ci permette di capire il potere della musica di definire chi siamo e cosa diventeremo”.
Bernard Sumner – Chapter and Verse. New Order, Joy Division and Me
“A tratti commovente, spesso esilarante e occasionalmente del tutto fuori controllo, questo è un racconto popolato da da alcuni dei personaggi più colorati e creativi nella storia della musica, come Ian Curtis, Tony Wilson, Rob Gretton e Martin Hannett. Già altri hanno raccontato la loro parte della storia, in libri e film. Ora, per la prima volta, Bernard Sumner ci dà il suo capitolo e la sua strofa”.
Deborah Curtis – Così vicino, così lontano. La storia di Ian Curtis e dei Joy Division (Giunti)
La biografia scritta dalla moglie di Ian Curtis e madre della figlia Natalie. Il matrimonio, celebrato probabilmente quando i due sono troppo giovani, non regge alle pressioni del successo crescente, al malessere di Ian e alla relazione con Annik Honoré. Qui Deborah racconta la sua versione della storia.
So This Is Permanence: Joy Division Lyrics and Notebooks (Chronicle)
So This Is Permanence presenta gli scritti intensamente personali di uno degli autori e cantanti più enigmatici e influenti del secolo, Ian Curtis. La scarsità delle pubblicazioni della band cela il potere e il fascino durevole della loro musica, specialmente alla luce del tragico suicidio di Ian Curtis nel 1980 alla vigilia del primo tour americano. Questo volume contiene testi scritti a mano, prime bozze e pagine prima inedite dei suoi quaderni. Con una prefazione di Deborah Curtis, un’introduzione di Jon Savage e un’appendice con i libri della biblioteca di Curtis e una selezione di interviste, lettere e altri scritti.
Heart and Soul: Critical Essays on Joy Division ( Rowman & Littlefield)
Una raccolta di saggi critici che forniscono analisi dettagliate e approfondite del lavoro della band e di Ian Curtis in particolare.
Chris Ott – Joy Division’s Unknown Pleasures
La carriera dei Joy Division’s è stata spesso avvolta nel mito. Ma la verità è sorprendentemente semplice: in un periodo di qualche mese, i Joy Division si sono trasformati da comuni aspiranti punk nei creatori di uno dei più atmosferici, disturbanti e influenti album di debutto di tutti i tempi. Chris Ott distingue accuratamente i fatti dalla fiction per mostrare come è nato Unknown Pleasures e quanto ancora risuona forte oggi.