L’intervista di Drowned in Sound a Joshua Hayward degli Horrors

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Il sito inglese Drowned in Sound ha recentemente pubblicato un’intervista a Joshua Hayward, chitarrista degli Horrors, in cui il musicista ha parlato profusamente della lavorazione del nuovo disco della sua band. Hayward ha dichiarato che la band sceglierà il titolo del nuovo disco “all’ultimo secondo, come sempre, per evitare di fare un concept album“. La data di uscita dovrebbe essere “attorno a febbraio o marzo del prossimo anno“, e che la cosa “sta venendo discussa in questo momento“.

Sul ruolo degli Horrors nello sviluppo verso il mainstream della scena psych rock inglese:

“Ma lo diventerà? Mainstream, dico. Se guardi che cosa è considerato “mainstream” in questo momento, ti accorgerai che è tutta musica rassicurante, sicura. Paragona quello che è mainstream adesso a quello che lo era nei tardi anni ’90: è tutto così prevedibile. Sarebbe fantastico se ci fosse una sorta di cambiamento nel gusto musicale della gente verso qualcosa di più eccentrico. Ma è molto più probabile che finiremo ad essere sempre più influenzati dall’eurodance! Ma, tornando alla domanda, non sono così presuntuoso da pensare di aver influenzato una scena in un modo così profondo”.

Sui paragoni tra la musica degli Horrors e lo shoegaze:

“Non mi piace poi così tanto lo shoegaze. Sono un grande fan dei My Bloody Valentine. Penso siano fantastici, ma non mi sono mai piaciuti tanto i Ride, o band simili. Molti di quei gruppi che basano il loro suono sui pedali si assomigliano. Non so che cosa sia a non avermici fatto appassionare, ma è andata così. Rispetto musicisti come i Cocteau Twins, ho ascoltato i loro dischi per un paio di mesi ma non mi sono rimasti particolarmente dentro – anche se la produzione è incredibile. Quindi non penso che gli Horrors siano una nuova band shoegaze. Chi sarebbero le nuove band shoegaze? […] gli A Place to Bury Strangers sono più una band punk. Non penso abbiano molto da condividere con lo shoegaze, hanno molto più in comune coi Big Black, o gli Shellac. Quando li vedo dal vivo è come prendere un pugno in faccia – ripetutamente. È una sorta di punk molto viscerale. L’ultima volta che li ho visti live sono caduto a terra. Davvero, li stavo guardando e sono crollato. Era fantastico. È per questo che i MBV sono così grandi. Quando ascolti Loveless ti trovi di fronte una forza impareggiabile. Non ho mai visto una band produrre qualcosa di così potente dal vivo”.

L’intervista contiene anche opinioni sulle performance live della band, sulle future scalette dei concerti, su mbv dei My Bloody Valentine, sulle logiche di decisione all’interno della band, su Kevin Shields e molto altro. Potete leggerla per intero cliccando qua.

L’ultimo disco degli Horrors, Skying, è uscito nel 2011 per XL. Potete guardare il video di Still Life, un estratto, qua sotto.

Redazione Rumore
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