Che il problema della libertà d’espressione sia ancora una questione irrisolta nel 2015 è purtroppo qualcosa di appurato. Non è mai semplice esibirsi in nazioni come la Malesia, quando si toccano argomenti come la religione nei testi delle canzoni; ma dal momento in cui vengono organizzati concerti di band statunitensi o europee, e milioni di ragazzi acquistano i biglietti per tali eventi, significa che nonostante i tabù una certa domanda sussista. Due anni fa era stato il turno dei Lamb of God che, a causa della presenza di “elementi spirituali dannosi e anti-divini” nelle esibizioni, erano stati costretti a cancellare una data a Kuala Lumpur. Le ultime vittime sono state invece i membri dei Carcass, gruppo metal di Liverpool, che hanno recentemente pubblicato questa dichiarazione tramite la loro pagina Facebook:
Scusa Malesia, nessun concerto per voi a maggio. Pare che il vostro governo non abbia ancora aggiornato ufficialmente il proprio calendario al ventunesimo secolo – i nostri visti sono stati rifiutati a causa dei nostri “contenuti dei testi”. Ridicolo e imbarazzante. Chiamateci quando sarete in una ragionevole condizione laica. PS se state leggendo questo, è troppo tardi, abbiamo già ‘corrotto’ i vostri giovani e suonato a Kuching l’anno scorso!
Ovviamente non tutti gli artisti che hanno cercato di esibirsi nel paese asiatico hanno ricevuto lo stesso trattamento; Grimes ad esempio ha pubblicato un video omaggio in cui erano presenti anche riprese di esibizioni nella capitale malese. Sembra però che il pregiudizio secondo cui il genere metal debba essere per forza associato ad elementi satanici, non sia ancora stato superato in certe parti del mondo.
Inoltre, stando agli ultimi post sulla pagina della band, pare che a causare l’annullamento del concerto siano state delle proteste presso le autorità. I Carcass hanno rispsoto pubblicando questo video della loro esibizione a Kuching del 2014.
