Billy Corgan spiega il lato rock & roll di Donald Trump

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Negli ultimi anni Billy Corgan ci ha fatto tanto ridere. Il leader e unico membro fisso (escludendo i regolari tira e molla di Jimmy Chamberlin) degli Smashing Pumpinks si è buttato in una serie di progetti abbastanza inusuali, come quando si è fatto assumere come autore per la lega di wrestling TNA o quando ha tenuto uno spettacolo di otto ore ispirato a Siddharta di Herman Hesse. Per non parlare poi delle sue comparsate più o meno imbarazzanti, vestito da suora con Marilyn Mansonquasi in lacrime a Disneyland. Purtroppo per lui, ma anche e soprattutto per i fan degli Smashing Pumpkinks, il nome dell’artista viene da qualche tempo maggiormente associato a queste sue mosse bizzarre che alla musica della sua band (provate a controllate su Google i suggerimenti di ricerca associati al suo nome).

Detto ciò, va specificato che il più delle volte è lo stesso Corgan ad andare in cerca di critiche quando si trova in pubblico, rilasciando dichiarazioni discutibili non appena gli capiti l’occasione. Un ottimo esempio è l’ultima uscita del cantante riguardo alle elezioni presidenziali statunitensi ad un Q&A a Cincinnati. In particolare Corgan ha dimostrato un certo apprezzamento per alcuni aspetti della candidatura di Donald Trump. Alternative Nation ha riportato quanto detto dall’artista e qui trovate il testo tradotto:

Ciò che penso sia figo, e non sto dicendo di essere politicamente d’accordo, ma ciò che penso sia figo è che Donald Trump sta mettendo in atto la teoria del caos. Sta forzando per fare uscire allo scoperto un sacco di cose, così che loro non possano controllarle, qualunque cosa sia questo controllo. È come l’industria musicale, tutti vengono controllati, e poi arriva qualcuno che manda tutto a puttane. Quindi credo sia positivo che lui stia mandando a puttane tutto questo; perché, che lui sia o non sia quello giusto, la classe politica non lo vuole lì, aprirebbe ad un dialogo più grande. Proprio come il rock & roll, diventa noioso e deve essere – voglio dire, indipendentemente da chi è o non è d’accordo, l’indice d’ascolto di quel dibattito è stato di 24 milioni. È stato 8 volte più alto del primo dibattito repubblicano dell’ultimo ciclo. È stato il più alto indice d’ascolto della TV via cavo che non riguardasse lo sport. Questo significa che la gente è coinvolta. A questo punto mi chiederei se c’è qualche differenza tra la politica e lo spettacolo. C’è qualche differenza a questo punto tra musica e spettacolo? Io non credo ci siano più differenze.

Il discorso di Billy Corgan potrebbe essere così riassunto: politica=spettacolo, musica=spettacolo, politica=musica. E ovviamente Donald Trump=rock & roll (ma non quello che diventa noioso, quello in cui si spaccano le chitarre sul palco e si fanno incazzare i produttori discografici).

Rimanendo in tema di discorsi deliranti che riguardano le elezioni presidenziali statunitensi, qui trovate quello di Kanye West agli ultimi MTV Video Music Awards.

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