Home Speciali Liste e classifiche Dischi da ascoltare questa settimana (20-26 novembre)

Dischi da ascoltare questa settimana (20-26 novembre)

0
dischi da ascoltare settimana novembre
(Unsplash: Jurian Kersten)

Alcuni dischi da ascoltare usciti questa settimana, dal 20 al 26 novembre 2023

di Luca Di Criscio

Cosa vi siete persi la scorsa settimana? Ecco qui.

Guided By Voices Nowhere To Go But Up (Autoprodotto)

Il trentanovesimo album in studio della band capitanata da Robert Pollard è il terzo pubblicato in questo anno solare e dimostra una prolificità stordente da parte dei Guided By Voices. Nel 2023 si sono trovati a festeggiare il quarantesimo anniversario di attività e, invece di fermarsi a riflettere sulla sua eredità, ha ben deciso di sfornare album a ritmo di fabbrica che lasciano già presagire che la catena di montaggio non abbia intenzione di fermarsi.

Spector Here Come The Early Nights (Moth Noise)

A quasi due anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio la band indie rock di Londra torna con un nuovo album, realizzato sempre al fianco del fido produttore Dimitri Tikovoi che, a detta del leader Fred MacPharson, gli ha salvato la carriera. Registrato in appena due settimane, Here Come The Early Nights è un disco con tematiche più mature e riflessive. Stando ancora alle parole del cantante del gruppo: “meno canzoni d’amore, ma più canzoni fatte con amore”.

Bachi Da Pietra Accetta E Continua (Garrincha Dischi/Columbia/Sony)

Il nuovo album della premiata ditta Succi/Dorella, con l’aiuto questa volta anche di Marcello Batelli (già nei Non Voglio Che Clara), si preannuncia come uno dei più caustici e politicamente espliciti. Il concept ruota tutto attorno al titolo Accetta E Continua: la società impone di accettare tutto ciò che ci accade intorno ed andare avanti come se nulla fosse, mentre l’imperativo della band e quello di accettare, nel senso di rompere lo schema descritto, e continuare la propria lotta contro questo sistema. 

Marta Tenaglia – After Verecondia (Costello’s)

Ancora una volta, il senso dell’intera opera è da ricercare nel suo titolo. Verecondia, è quel senso di pudore che si prova nel momento in cui ci si deve esprimere e che si traduce in un timore verso possibili rimproveri. Con il suo secondo album Marta Tenaglia vuole annunciare di essersi liberata di questo atteggiamento e di essere andata oltre dopo una profonda riflessione interiore. A livello artistico ciò si traduce in un disco senza freni e carico di grande sperimentazione a livello sonoro e di generi musicali.

Non Voglio Che Clara MacKaye (Dischi Sotterranei)

Il sesto album della band bellunese si preannuncia come un lavoro più moderato, che oscilla tra rock e pop, e dal carattere profondamente nostalgico, come spesso accade quando un uomo in età adulta si sofferma a rievocare memorie della propria adolescenza. Questa esigenza trova sfogo in un recupero di alcuni synth e del sassofono, tanto cari agli anni 80, e nella ricerca nei temi di quella genuinità ed ingenuità che si hanno quando si è giovani e che servono a rendere tutto più leggero. 

Massimo SilverioHrudja (Okum Produzioni)

L’album di debutto dell’artista di Cercivento, piccolo paesino del Friuli, ha qualcosa di unico al giorno d’oggi: è cantato interamente in dialetto carnico. Questo per lui è qualcosa che può andare via senza che ne rimanga traccia nelle vite della gente, oppure lasciare profonde cicatrici, che ognuno porterà sempre con sé. Da Silverio il dialetto è vissuto come una seconda pelle, come una crosta, che nella sua lingua si dice appunto Hrudja, e il suo peculiare utilizzo ha stupito molti, comprese leggende come Iggy Pop.

C’mon TigreHabitat (Intersuoni/Believe)

Il duo esiste ormai da dieci anni e, nonostante siano giunti al quarto album in studio con Habitat, rimane tuttora inclassificabile e confinabile in un determinato genere, proprio come una tigre indomita che non vuole essere ingabbiata. Un mix di elettronica, jazz e persino musica brasiliana caratterizza questo eclettico lavoro del gruppo originario di Ancona, la cui identità dei membri è tuttora ignota, ed è pronto a sorprendere come di consueto.

AlosEmbrace The Darkness (Dio Drone/Archaeological/Occulto)

Dopo anni passati a lottare contro gravi malattie e a curare la propria riabilitazione fisica e vocale, Stefania Pedretti è tornata per dare un nuovo capitolo al progetto ?Alos con un’esperienza musicale e visiva sui generis. Protagonista è l’imponente vulcano di Stromboli, che è anche la sede delle performance che hanno dato vita a questo disco, interamente registrato dal vivo. Un insieme di suoni naturali ed artificiali, acustici ed elettrici con cui immergersi in questo rituale.

Exit mobile version