Dopo i primi tre singoli estratti, è in arrivo Kiku, l’album d’esordio de La Ragazza dello Sputnik pubblicato da Murato Records
La Ragazza dello Sputnik è il progetto musicale dell’artista veronese di nome Valentina. Nato dopo anni di scrittura e musica, ha svolto un percorso alla ricerca di un’identità sempre più definita e originale, ma mai statica e definitiva. Un viaggio profondo nella propria interiorità alle radici delle storie, delle sensazioni e delle emozioni fragili raccontate. L’album d’esordio, Kiku, pubblicato da Murato Records, è un lavoro eterogeneo ma coerente nell’estetica, nel contenuto e nel racconto con le proprie inclinazioni pop elettroniche.
Kiku deriva dal giapponese e significa “crisantemo”, che è il fiore raffigurato in copertina; un fiore che in occidente viene comunemente legato al concetto di morte, ma che nella cultura giapponese simboleggia la rinascita. Il disco, in uscita il 26 gennaio, è stato anticipato da tre singoli: In Riva Al Male, Mancanze e Origami.
Qua sotto c’è il racconto del disco e di come è nato:
Il tema di questo lavoro, che si è sviluppato nel corso di tutto il 2020, è proprio il concetto di rinascita, una testimonianza che emerge dai brani contenuti nell’album, che raccontano il desiderio costante e profondo di uscire da situazioni dolorose che ci incatenano nel corso della vita e che hanno agito come ostacoli sul nostro percorso. L’obiettivo di queste sette canzoni è quello di racchiudere e descrivere con sincerità e senza paura le sensazioni di stasi, di sofferenza, di amara consapevolezza, di rabbia, facendole esplodere in un forte senso e desiderio di rivalsa, su noi stessi, su chi ci ha provocato quegli stati d’animo o sulle cose che ci hanno ferito e reso instabili.
Il disco lo potete ascoltare in anteprima su Rumore: