“Questa non è una canzone, è un’invettiva alla catanese, schitta e amara, senza mezzi termini, perché con quelli che si vogliono prendere il Paese i mezzi termini non servono a niente”.
Cesare Basile non ci va giù leggero nel presentare il suo nuovo brano, che fin dal titolo – Capitano (fangu, rifardu e Ganu senza onuri) – si riferisce esplicitamente a Matteo Salvini, chiamato appunto “capitano” dai suoi sostenitori. L’artista di Catania, città che nei giorni scorsi è stata al centro delle cronache per il caso della nave Diciotti da cui il ministro ora indagato impediva lo sbarco di circa 150 migranti, lancia in siciliano la sua invettiva, tradotta nel video in italiano e in lingua dei segni.
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