Il nostro riassunto della settimana, sopra e sotto i palchi
dal 19 al 25 marzo 2018
ARISE, SIR RINGO!
21 anni dopo Paul McCartney, anche Ringo Starr è diventato Sir. Il batterista dei Beatles ha ricevuto dal principe William il titolo di Cavaliere dell’Impero Britannico. Nel 1965, insieme al resto del gruppo, era stato nominato dalla Regina Elisabetta II Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico.
STELLA MOZGAWA MIGLIOR BATTERISTA EXPERIMENTAL ROCK
Complimenti a Stella Mozgawa delle Warpaint, nominata miglior batterista nella categoria Experimental Rock dalla rivista Modern Drummer. Fra i premiati, anche Taylor Hawkins dei Foo Fighters, per la categoria Modern Rock.
KIM WILDE E GLI ALIENI
Il nuovo album di Kim Wilde si intitola Here Come The Aliens, e a quanto pare è letterale: la Wilde ha rivelato in un’intervista alla BBC di essere stata ispirata da un incontro con gli alieni avvenuto nel 2009: “ho guardato il cielo e ho visto questa grande luce dietro una nuvola. Più luminosa della luna, ma simile alla luce della luna. Ho detto a mio marito e ai miei amici, “questo è davvero strano”, quindi abbiamo camminato nell’erba per vedere se c’era una fonte. All’improvviso si è mossa, molto velocemente, dalle 11 all’1 circa. Poi ha solo fatto questo, avanti e indietro, per diversi minuti”. La cantante ha detto anche che il marito e gli amici hanno attribuito la visione al tasso alcolico della serata. A chi credere?
GLI INQUISITION INQUISITI
Molto meno divertente la storia che vede protagonista il frontman della band black metal Inquisition: secondo la rivista Metalsucks, Jason “Dagon” Weirbach sarebbe stato giudicato colpevole di detenzione di materiale pedopornografico. Il cantante ha smentito le accuse, ma non ha convinto la sua etichetta, la Season of Mist, che ha scaricato il gruppo.
PAUL MCCARTNEY CONTRO LE ARMI
Il 24 marzo negli Stati Uniti si sono svolte diverse manifestazioni per protestare contro l’uso delle armi. La più importante delle March For Our Lives è stata quella di Washington, con oltre 500000 partecipanti, ma anche a New York le strade si sono riempite di manifestanti. Fra questi, Paul McCartney, che ha ricordato John Lennon: “Uno dei miei migliori amici”, ha detto, “è stato ucciso dalla violenza delle armi proprio qui vicino, quindi è importante per me”.
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E se non vi bastano queste news in pillole, qua trovate quelle musicali e qua quelle scovate dalla rete.