Morrissey scrive così male di sesso che ha vinto un premio per quanto scrive male di sesso

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Come da titolo: List of the Lost, il primo romanzo di Morrissey, contiene un passaggio che era stato ripreso ampiamente dalla stampa musicale ed era stato preso a esempio di quanto fosse scritto male. Per darvi un’idea, la recensione del Guardian si intitola “La casa editrice dovrebbe vergognarsi” e definisce il libro “senza trama, scritto in prosa da quarta liceo”. Il Telegraph ha fatto un articolo compilandone “le dieci frasi più imbarazzanti”. Ecco.

Ora quello stesso passaggio, che descrive una terribile, terribile scena di sesso tra due dei protagonisti, ha ricevuto una nomination per il massimo premio a cui poteva aspirare: lo sfavillante Bad Sex in Literature Award della Literary Review, una rivista letteraria londinese fondata nel 1979. Ve lo traduciamo qua sotto: giudicate voi.

Eliza ed Ezra rotolarono assieme in una palla di neve ridacchiante di copulazione a figura intera, urlando e gridando, mordendosi e strattonandosi giocosamente in una pericolosa, clamorosa spirale da ottovolante di violenta rotazione sessuale, i seni di Eliza in avvitamento sulla bocca ululante di Ezra e la sofferente frenesia del suo saluto bulboso ad estenuare la sua eccitazione nello schiaffeggiarsi in ogni muscolo del corpo di Eliza – tranne che per la zona altrimenti centrale.

Eccitante, nevvero? Aspettiamo il verdetto finale sul vincitore del premio. Nel frattempo, qua sotto, potete ascoltare Girl Afraid degli Smiths (di cui sono state appena riportate alla luce delle foto inedite dal 1983) – almeno, qua, il ragazzo e la ragazza del testo non riescono a capirsi e non se ne fa nulla: “In the room downstairs / She sat and stared…”

UPDATE 2/12: Morrissey ha vinto il premio di cui sopra, sconfiggendo brani tratti da The Martini Shot di George Pelecanos (“Mi strusciai su di lei finché non diventò bagnata come uno scivolo acquatico”), Book of Numbers di Joshua Cohen (“i suoi seni erano come giovani cerbiatti, pecore ad amoreggiare tra l’issopo”) e Before, During, After di Richard Bausch (“Quando lo prese, ancora un po’ flaccido, in bocca, lui mugugnò, “‘Oh, amore'”). Non sono arrivati commenti ufficiali sulla vittoria del premio, né Moz era presente alla cerimonia essendo al momento in tour.

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