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Rumore 382 | Novembre 2023 – New Order: la storia, il ritmo e la sostanza

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RUMORE 382 COVER

Tutti i contenuti del numero 382 di Rumore, novembre 2023. New Order: la storia, il ritmo e la sostanza. In allegato alla versione cartacea il calendario da Alessandro Baronciani

Poco meno di un anno fa abbiamo fatto le prove tecniche. Nel dicembre del 2022 uscì il primo calendario (per l’anno 2023) di Rumore firmato dal “nostro” Alessandro Baronciani. Come per tutti i battesimi, c’era qualcosa da registrare. Così ora, a 11 mesi di distanza, torniamo con il calendario 2024. Stavolta abbiamo corretto un po’ di sbavature. Intanto il calendario si è letteralmente ampliato. Lo trovate – richiudibile e in omaggio – allegato al numero 382 di Rumore. Non solo: è stato incellophanato in due varianti. Un calendario emo e uno metal. Ogni calendario contiene una illustrazione esclusiva di Baronciani e 12 schede, un disco al mese per un anno, di altrettanti capolavori dei due generi, metal ed emo appunto (firmate da Andrea Valentini e Nicholas David Altea). Per evitare di scontentare qualcuno i calendari sono stati allegati e distribuiti in modo volutamente mischiato. Quindi nella vostra edicola di fiducia o in quella di zona troverete di sicuro il calendario che vi interessa. O anche entrambi, naturalmente. Che altro aggiungere? Un po’ di ringraziamenti doverosi: ancora una volta tutto ciò sarebbe stato impossibile senza la preziosa e stabile collaborazione di Luxoro (che si è occupata delle nobilitazioni che trovate sulla stampa), a cui si sommano gli encomi pieni a Grafical, azienda veneta che in Valpolicella ha stampato per noi i due calendari. Con un po’ di vanità, lasciateci dire che i due oggetti sono splendidi: una volta aperti hanno la dimensione di un quadro da incorniciare, un poster da appendere alla parete o da consultare di tanto in tanto, per avere informazioni su mesi, giorni, date e rubare qualche consiglio discografico. Un bel vedere e toccare per gli appassionati di grafica e di rock. Ripetiamo ancora prima di essere intasati di messaggi: i due calendari “apribili” 2024 sono disponibili come allegato omaggio al numero 382 di Rumore, novembre 2023. La distribuzione mixata garantisce che in tutte le zone d’Italia si possano trovare entrambi.

Ma veniamo al giornale. I New Order guadagnano dopo anni per la seconda volta la nostra copertina. A 40 anni dal successo del singolo Blue Monday e con una carriera che ormai ha nel mirino il mezzo secolo di vita, la band di Manchester pubblica la ristampa di Substance, la leggendaria antologia di singoli che ne cementò la popolarità alla fine degli anni 80. Una carriera quella di Bernard Sumner e soci onorata attraverso una discografia così abbondante da trovare oggi epilogo in un’antologia con inediti il suo definitivo coronamento. Francesco Vignani ha ricostruito la carriera della band, anche grazie alle parole del critico britannico David Stubbs, che vuota il sacco sull’operazione storica e sulla band. Post punk, elettronica, pop, prodromi dell’esplosione dance mondiale: dentro i New Order c’è tutta o quasi la musica che amiamo. E che i mancuniani non hanno mai tradito, nonostante qualche rivoluzione interna e piccolo cambiamento di formazione. Li ritroviamo in copertina con una foto d’epoca che li ritrae nella fase iniziale della carriera. Quando tutto era ancora da scrivere. Questa volta invece ne abbiamo scritto noi.

Qualcuno ha detto grandi classici inglesi che hanno fatto la storia? Eccone un altro, si chiama Laurence “Lol” Tolhurst ed è meglio noto per la sua militanza nei Cure, essendone uno dei fondatori e anime ispiratrici. Tolhurst non ha mai smesso di lavorare nella musica. Non solo ha appena pubblicato un saggio editoriale sulla cultura gotica, ma esce ora con un ottimo album a tre assieme a Budgie e Jacknife Lee. Diego Ballani lo ha incrociato per farsi raccontare la storia. E la musica di una carriera, una vita, spesa sul lato oscuro del pentagramma. Si parte dagli inizi nei tardi ’70 per arrivare fino a oggi: intervista densa e piena di particolari.

Abbiamo usato il termine post punk. Ci aggiungiamo una tinteggiatura lo-fi ed ecco arrivare i bar italia. Senza spostarci dall’Inghilterra di New Order e Lol Tolhurst ci troviamo al cospetto di quelli che con tutta probabilità rappresentano il nome più caldo fra gli emersi in questo 2023. Anche se siamo scesi verso Londra in questo caso. Trio bislacco, afasico, con una cantante italiana (si mormora…) figlia di un albero genealogico musicale curioso. La band pubblica il suo secondo disco nel 2023, a pochi mesi dal debutto primaverile: segno di una fertilità creativa nata prima con concerti privati e clandestini, poi con l’esordio e nessuna dichiarazione. Finalmente, grazie a un breve tour italiano da poco conclusosi, siamo riusciti a intercettarli: ci ha parlato per noi Enrico Monacelli, filosofo italiano, già firma del leggendario sito britannico “The Quietus”. Il mistero bar italia si fa quindi meno opaco.

Cambiamo geolocalizzazione, ma stiamo sullo stesso solco musicale: l’Italia del 2023 significa invece anche nuovi approcci alla materia. Soprattutto in Emilia- Romagna. Abbiamo chiamato Bologna Wave la spinta creativa che riunisce Leatherette e Ibisco. I primi sono un collettivo di varia estrazione ma di base a Bologna. Il loro secondo album li conferma alla grande fra le band più ispirate del panorama nazionale. Ibisco è invece un giovane produttore, compositore e cantante bolognese. Siccome tutto torna sempre, Ibisco, dietro la guida di Marco Bertoni dei mitici concittadini Confusional Quartet, si riaffaccia anche lui con il secondo album. Scuro, avvolgente, dark e ovviamente emiliano. Abbiamo chiesto al nostro massimo esperto del settore, l’autoctono Arturo Compagnoni, di effettuare un reportage sulla città e sui due progetti. Nel frattempo Nicholas David Altea seguiva a Londra, presso il Cafe Oto, molti dei progetti emiliani contemporanei di sperimentazione, impegnati a farsi conoscere grazie al festival Suono Grasso. Bologna si conferma capitale della wave nazionale, dai primi vagiti di 40 anni fa e passa a oggi. E queste uscite ne sono la conferma ulteriore. Oltre ad aggiornare quanto scritto recentemente da Luca Frazzi nel nostro speciale Rumore 100 dedicato proprio a new wave e post punk italiani.

In più: fra gli approfondimenti ci sono quelli a progetti nuovi o in via di prossimo consolidamento come gli italiani Marthe, Falsi Moralisti, Marco Castello; ma fra i protagonisti della sezione “Futura” compaiono anche i nomi di Laura Misch, Say She She e Daiistar. In tema di riproposizioni discografiche affrontiamo la storia dei Superchunk: tra i fondatori del concetto di indie rock negli Stati Uniti, 30 e più anni fa, tornano con una compilation di rarità raccontata da Cesare Lorenzi. Tra le colonne dedicate ai libri ci soffermiamo sulle ultime uscite legate a Leonard Cohen, Patti Smith e Bret Easton Ellis.

Senza dimenticare la ricchissima sezione recensioni; il disco del mese è quello di uno dei nostri produttori preferiti di sempre, David Holmes: uno che ormai ha valicato epoche, mode, generi e collaborazioni. In Italia, o meglio nella provincia più estrema, direzione nordest, abbiamo invece scovato il disco del mese nazionale: quello meticcio e psichedelico di Massimo Silverio. Analizziamo inoltre le nuove uscite di Drake, The Kills, Motta, Suffocation, Bianco, Bud Spencer Blues Explosion, Wolves In The Throne Room, Marta Tenaglia, Jockstrap, Non Voglio Che Clara, Scream, Bad Bunny, Van Morrison, Jonathan Wilson, Aesop Rock, Iosonouncane, Simple Minds, Beirut, OMD, Appino, Blink-182 e tantissimi altri. Tra le ristampe si segnalano invece quelle di Carmen Consoli, Nirvana, Dire Straits, The Replacements, Prince & The New Power Generation, Teenage Jesus And The Jerks, Billy Bragg.

“Rumore” 382, novembre 2023, è in edicola al prezzo di 8 euro con calendario omaggio allegato. Disponibile anche la versione app da scaricare, per tutte le piattaforme. Buona lettura!

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